Due comunicati spietati… Li pubblichiamo integralmente.
Quello dell’Opposizione Piraino Giovane e Solidale
Quello del ViceSindaco, Carlo Amato
In riferimento alla seduta del C.C. del 20 Giugno u.s., in cui si è discussa la mozione di censura al vicesindaco con la quale la minoranza ha lamentato l’esistenza di un grave condizionamento ambientale operato dallo stesso vicesindaco nei confronti degli uffici comunali nel tentativo di trasformare l’aula consiliare in un tribunale e la seduta in un processo, è necessario fare delle precisazioni.
Il capo gruppo di minoranza, aldilà della sua professione di avvocato, si è voluto, per una volta, trasformare in un Pubblico Ministero, mistificando la realtà dei fatti, costruendo un’ architrave accusatoria basata su elementi privi di fondamento.
La minoranza ha cercato di nascondere, con tesi contraddittorie e aleatorie, il proprio fallimento politico in termini di progettualità, incapace com’è di confrontarsi politicamente come dovrebbe invece essere il dialogo tra posizioni opposte. Sottolinea il vicesindaco: ” in C.C. comunale abbiamo smontato, con dati alla mano e con le carte, senza nessuna possibilità di smentita, questa architrave accusatoria in merito alla mia presunta incompatibilità per motivi di interesse privato”.
E’ stato, quindi, dimostrato in consiglio comunale che le accuse al vicesindaco anche nella figura di assessore ai servizi sociali sono state solo un pretesto, per celare la nullità dell’attività politica della minoranza consiliare, ed avere per questo motivo di risalto sui media.
Continua il Vicesindaco Amato “ciò che è avvenuto in C.C è semplicemente vergognoso per l’inconsistenza delle tesi sostenute e per l’atteggiamento irrispettoso nei confronti delle istituzioni. In questo anno di amministrazione il sottoscritto ha lavorato solo ed esclusivamente per salvaguardare gli interessi della comunità”.
L’atteggiamento di vittimismo palesato, dalla minoranza, con gli ultimi comunicati è inspiegabile, in quanto il capogruppo di minoranza, durante la seduta, non solo ha abbondantemente sforato i tempi consentiti, prendendo la parola più volte ma ha anche interrotto ripetutamente i componenti della maggioranza consiliare e della giunta.
“Rivendico quanto fatto come assessore ai servizi sociali realizzando in questo anno di amministrazione quanto non era stato fatti nei tanti anni passati.
Le reazioni scomposte e gli atteggiamenti della minoranza consiliare sembrano riportarci indietro nel tempo.
Di chi ha lavorato e lavorerà con passione per il bene del paese rimarranno i fatti, mentre degli altri solo le polemiche”.