Cronaca Regionale
POLEMICHE REGIONALI – Dirigenti esterni, scoppia un nuovo caso
Cocina contro Galati, Romano e Albert
Scoppia un altro caso-dirigenti esterni alla Regione. Dopo quello che più di un anno fa ha investito, tra gli altri, Patrizia Monterosso, Rossana Interlandi e Nicola Vernuccio, prima nominati e poi revocati da Raffaele Lombardo.
L’ex dirigente generale del dipartimento della Protezione civile Salvatore Cocina, infatti, ha presentato ricorso al Tar contro la nomina dei dirigenti esterni Gianluca Galati (a capo del dipartimento Energia), Marco Antonio Romano (a capo del dipartimento Attività produttive) e Ludovico Albert (dirigente generale del dipartimento Formazione e Istruzione).
Un ricorso, indirizzato anche al Presidente della Regione e alla Giunta regionale.
Proprio come avvenne subito dopo la nomina di nove dirigenti esterni voluta da Lombardo tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010. Allora furono Maria Antonietta Bullara, Giuseppe Li Bassi, Michele Lonzi e Giuseppe Morale a presentare ricorso contro Nicola Vernuccio, Patrizia Monterosso, Salvatore Barbagallo, Rino Lo Nigro, Gian Maria Sparma, Rossana Interlandi, Maurizio Guizzardi e Mario Zappia, Romeo Palma.
Oggi quindi la storia si ripete. A Salvatore Cocina, evidentemente, il “declassamento” a capo dell’ufficio speciale dell’Energy manager non è piaciuto. Così, ecco il ricorso, per il quale è assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino.
Un ricorso che si fonda su diverse argomentazioni.
Intanto, la solita “insussistenza” della verifica preventiva della disponibilità di “interni” tra gli oltre duemila presenti alla Regione. Inoltre, la nomina dei tre dirigenti generali (che si aggiungono a Palma, Guizzardi e Barbagallo) comporterebbe il superamento del 10% della quota di esterni sancito da una norma nazionale (oggi sono sei in tutto).
In Sicilia, invece, questa quota è del 30%, ma sulla vicenda si attende un responso su un conflitto di attribuzione pendente alla Corte Costituzionale. La Regione, però, ha deciso di non attendere quel responso e andare avanti ugualmente sulle nomine.
E se per Albert e Romano i “vizi” sollevati da Cocina sono “tecnici”, cioè non espressamente legati ai curricula dei dirigenti, diverso è il discorso per Galati. Cocina, insomma, fa notare intanto come il dirigente non abbia maturato i cinque anni di esperienza dirigenziale richiesti come requisito per la nomina di un esterno.
Per Galati, infatti, esiste una lunga esperienza nelle segreterie tecniche e negli uffici di gabinetto, ruolo assai diverso da quello di responsabile di aree, servizi e unità.
E inoltre, viene criticata la scelta dell’assessore Giosuè Marino di richiedere tra i requisiti per la nomina del dirigente esterno all’assessorato Energia, quello della laurea in giurisprudenza e dell’attività di avvocato.
Che Galati possiede.
Ma che per Cocina, nulla hanno a che vedere col compito assegnato. Insomma, all’interno della Regione non c’è pace per gli esterni.
di Accursio Sabella
fonte: http://www.livesicilia.it/