I rappresentanti del partito di Di Pietro, in particolare, si soffermano sulla presenza di gas altamente inquinanti provenienti dall’area industriale e che rappresentano un vero e proprio pericolo non solo per i lavoratori, costretti a farci i conti quotidianamente, ma per l’intera popolazione vista la vicinanza con i centri abitati. A sostenere le paure dell’IDV c’è la relazione dell’Ing. Cocina, Commissario dell’ARPA Sicilia, che ha puntato l’attenzione sulle difficoltà respiratorie della maggioranza dei bambini residenti nella zona, creando così la necessità di redigere una Valutazione di Impatto Sanitario da parte dell’Ufficio Speciale.
Il segretario provinciale dell’IDV Antonino Alessi e la responsabile del partito per l’ambiente Elena Caragliano chiedono una dura presa di posizione di posizione alle istituzioni milazzesi e non come, tra l’altro, suggerisce la legge in materia “ il secondo comma dell’articolo 54 della legge 267 del 2000 – spiega Antonino Alessi – dice chiaramente che Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini; per l’esecuzione dei relativi ordini può richiedere al Prefetto, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica”.
Per l’Italia dei Valori il tempo delle mezze misure è ormai concluso ed è arrivato il momento di un intervento forte e deciso da parte delle istituzioni locali, affinchè si tuteli la salute dei cittadini “Infatti – ha continuato Alessi – anche in presenza di norme specifiche in materia di inquinamento, il Sindaco, come massima autorità sanitaria, conserva i poteri di cui all’art. 13, comma 2, della legge n. 833/1978, è può ordinare, dove esistano pericoli che impongono interventi immediati, la cessazione di attività lavorative nocive e dannose per la salute pubblica; il tutto, fino all’adozione di strumenti idonei a d eliminare la situazione di pericolo”.
L’idea di una “coalizione” tra tutti i sindaci della zona però richiederebbe un supporto governativo importante, da cui la richiesta al Prefetto di Messina Alecci “ noi chiediamo – spiegano la Caragliano e Alessi – AL PREFETTO DI MESSINA, NELLA SUA QUALITÀ, DI CONSIDERARE OGNI OPPORTUNO INTERVENTO IDONEO A PORRE FINE A TALE INCRESCIOSO STATO DI FATTO, DELL’AMBIENTE E DELLE INDUSTRIE, DA SEMPRE DENUNCIATO E MAI AFFRONTATO CON GLI STRUMENTI LEGISLATIVI CHE LO STATO CI METTE A DISPOSIZIONE, COME L’ART. 54 DEL D. LGS. 267/2000 A TUTELA DELLA CITTADINANZA, mentre la gente continua a morire”.
Antonio Macauda