L’indagine trae origine da una delega alla Polizia Postale da parte della Procura della Repubblica di Messina che aveva ricevuto una segnalazione dal direttore della sede provinciale dell’INPS in merito a presunte anomalie riguardanti l’iter informatico per il riconoscimento di alcuni assegni ordinari di invalidità.
La complessa e laboriosa attività investigativa della Polizia Postale, basata su attività di natura informatica, perquisizioni e sequestri di documentazione, interrogatori ed analisi dei dati, ha permesso di ricostruire le varie condotte illecite, consentendo di far emergere la responsabilità penale oltre che dei potenziali beneficiari della pensione anche dell’odierno arrestato.
In sintesi, l’arrestato, in qualità di dipendente dell’INPS, avrebbe utilizzato credenziali di accesso al sistema informatico dell’ente previdenziale assegnate a dirigenti medici, creando documenti informatici falsi, al fine di far ottenere pensioni di invalidità a tre persone a lui conosciute.
L’impiegato dapprima in servizio presso la sede INPS di Messina era stato assegnato di recente a quella di Catania.
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