Tra l’altro al momento del fermo sono state identificate da un testimone, il quale le aveva notate nel pomeriggio precedente mentre si intrufolavano nel medesimo condominio, all’interno del quale un appartamento era stato svaligiato proprio nell’arco temporale in cui l’uomo aveva notato de due donne.
Al momento del controllo le due giovani hanno esibito documenti d’identità di dubbia autenticità, quindi i poliziotti hanno proceduto ai rilievi foto-dattiloscopici ed al relativo riscontro AFIS (sistema automatizzato di identificazione delle impronte) che ha dato risultati sorprendenti. Infatti le due donne risultavano essere già state inserite nella banca dati con numerosissimi “alias”. Una delle due vantava addirittura 50 inserimenti differenti tra loro o per nome o per data di nascita o perfino per nazionalità differente.
Inoltre per ciascun alias risultavano altrettanti precedenti penali, dai quali si è appurato che le due nomadi sono specializzate nei furti in appartamento.
Una delle due giovani, è risultata essere destinataria di tre Ordini di carcerazione emessi dai Tribunali per i Minorenni di Bari e di Palermo, con una pena complessiva di oltre 7 anni di reclusione. Pertanto la stessa è stata tratta in arresto e accompagnata presso la casa Circondariale di Gazzi.
Inoltre entrambe sono state denunziate, in stato di libertà, per i reati di tentato furto aggravato in concorso, uso di documenti falsi, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e furto aggravato in concorso.
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