Nessuno in un momento così delicato può sottrarsi all’impegno e alla responsabilità di tutelare la comunità nei modi consentiti dal nostro ordinamento.
Le odierne vicende relative al parere del Consiglio di Stato sull’ordinanza sindacale che interessa le procedure di attraversamento dello Stretto di Messina ci spingono a rivolgere al primo cittadino un sereno ma fermo appello al senso di responsabilità istituzionale e alla ragionevolezza.
In questo momento delicato per la nostra Città, crediamo che servano molto di più, buon senso, serietà e maturità istituzionale. Tante sono le questioni da affrontare, in particolar modo, sono numerose le segnalazioni di famiglie che non hanno ancora notizia sul sistema di erogazione della “family card” (mentre altri Comuni siciliani procedono a passo spedito), molte sembrano le lacune nel sistema di protezione civile locale (in cui il volontariato, con generosità, sta coprendo le mancanze dei soggetti preposti ad un servizio che si afferma sempre essenziale per il sostegno alla popolazione).
Siamo in un momento in cui non si hanno chiare le idee relativamente al campionamento dei tamponi da effettuare, ad una lineare e diffusa distribuzione delle mascherine ai cittadini e, infine, questo è già il tempo in cui – superata la crisi – servirebbe iniziare a programmare la graduale ripartenza della città, stabilendo modi, regole, protocolli e rapporti con le Autorità superiori.
Temiamo che continuando in questo clima di scontro istituzionale il Comune distolga l’attenzione dalla concretezza delle questioni ancora aperte o non affrontate e che, invece, hanno ricadute importanti ogni giorno di più sulla pelle dei nostri cittadini.
Non condividiamo, inoltre, le parole di scherno e di disprezzo per le Istituzioni che sono state proferite in questi giorni e, soprattutto in queste ultime ore, dalle quali prendiamo le distanze.
In un momento di crisi, non è con gli insulti o con l’acuirsi del conflitto istituzionale che si risolvono i problemi della comunità.
Ecco perché richiamiamo al senso di responsabilità il sindaco De Luca e lo invitiamo a non proseguire più lungo questa pericolosissima china, invitandolo a rimanere nell’alveo del rispetto di tutte le istituzioni.
Ciò al fine di avviare un dialogo franco e costruttivo – se del caso anche duro – che possa garantire alla nostra comunità la dovuta tutela.
Perpetuare in questo atteggiamento può far rischiare a tutti i cittadini messinesi di pagare un prezzo troppo alto.
A chi giova tutto questo?
Infine, lo invitiamo ad evitare di invocare ad ogni piè sospinto la sua destituzione.
Nessuno in un momento così delicato può sottrarsi all’impegno e alla responsabilità di tutelare la comunità nei modi consentiti dal nostro ordinamento. Soprattutto non possono sottrarsi coloro i quali, nell’ambito delle diverse funzioni, sono stati democraticamente investiti di assolvere al compito più alto: servire la collettività.