PONTE & CONSIGLIO 1 – Il comunicato della ReteNoPonte post consiglio
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PONTE & CONSIGLIO 1 – Il comunicato della ReteNoPonte post consiglio

Ecco il comunicato stampa, a cura di Mrco Letizia, redatto dalla ReteNoPonte post Consiglio Comunale Straordinario di Messina del7 Novembre 2011.

Dal consiglio comunale di oggi è emerso in modo chiaro un fatto decisivo: tutto ciò che la Rete No Ponte ha denunciato per dieci lunghi anni ha rotto gli argini in cui era forzatamente incanalato per diventare argomento principale delle forze politiche che si dicono di opposizione e che per anni, se non si sono schierate a favore, hanno tenuto sull’argomento Ponte sullo Stretto un atteggiamento ondivago e ambiguo.

Oggi le dichiarazioni dell’on. Genovese convergono con quelle della Rete No Ponte sul punto più decisivo: chiudere la Stretto di Messina per chiudere definitivamente la partita Ponte sullo Stretto.

Il volto pubblico più noto della deputazione locale legata a uno dei maggiori partiti della nazione, il PD, accetta e fa sua la rivendicazione della Rete No Ponte. Se, quindi, Genovese non verrà smentito non si può non prendere atto che il PD ha superato ogni proprio tentennamento per assumere una posizione netta e definitiva sull’argomento.

Mobilitazione, anzi “sollevazione popolare che coinvolga i cittadini non solo sulla questione Ponte ma anche sulla mancata destinazione di fondi per gli alluvionati di Giampilieri e  che faccia sentire forte la voce di Messina in tutta Italia attraverso il blocco dello stretto e delle autostrade di Messina” è addirittura ciò a cui ambisce il consigliere comunale dell’UDC Melazzo.

Abbiamo ascoltato il rappresentante della Uil confessare che il loro SI al Ponte era dettato dalla disperazione di dover dare risposte alle grida di sofferenza provenienti dal territorio, ma che oggi quel SI non è più sostenibile.

Abbiamo visto e ascoltato tentennamenti anche tra coloro che da sempre favorevoli al Ponte sono stati. La Cisl, addirittura.

Tanta nettezza e radicalità non ce l’aspettavamo, francamente.

Tanto che alcuni hanno superato, per radicalità nelle pratiche di lotta proposte, il nostro intervento (quello di Luigi Sturniolo), e gli interventi di Mariano Massaro dell’Orsa e quello del prof Guido Signorino.

Certo, ci aspettiamo di vederli adesso in piazza, laddove noi ci siamo conquistati la “voce” che il Presidente della Provincia Ricevuto ci ha riconosciuto avere.

Quello che più conta, però, sono i contenuti. Tutte le denunce sul calo occupazionale (con la chiusura annunciata dell’Officina Grandi

Riparazioni e la dismissione del settore della navigazione e delle ferrovie a causa del progetto Ponte), sullo sperpero di risorse pubbliche, sul clientelismo, sulle devastazioni ambientali, sulla svendita della città a Eurolink, in sostanza, sul miraggio di uno sviluppo basato sulla speculazione e la rendita che farà crescere i profitti del consorzio d’imprese, tranne quelli della città di Messina, oggi sono venuti tutti a galla in maniera chiara e precisa.

Insomma, al progetto Ponte ormai sembra non credere più nessuno. Solo l’assessore Scoglio (che, ricordiamo, è legale di Condotte d’Acqua, una delle imprese consorziate in Eurolink), il presidente della provincia Nanni Ricevuto e il consigliere comunale Trischitta ritengono ancora che una crescita della città di Messina potrà passare solo attraverso la realizzazione del manufatto Ponte.

A noi resta la soddisfazione di aver avuto pubblicamente ragione con la consapevolezza che la lotta non è ancora finita e che rimane il rischio della prosecuzione di un iter stanco e scalcagnato che consumi ancora risorse pubbliche, garantendo magari, infine, ad Eurolink di intascare la penale in caso di rescissione del contratto a cantieri aperti.

Bisogna ancora vincere sul piano istituzionale, bisogna ancora completare l’opera e chiudere definitivamente la partita.

Ma sul piano politico, la Rete No Ponte fa oggi un enorme passo avanti. Il prossimo sarà lanciare una grande mobilitazione per l’alternativa che la Rete No Ponte ha elaborato in questi anni, soprattutto per quanto riguarda la messa in sicurezza del territorio e il rilancio della città attraverso le infrastrutture di prossimità.

9 Novembre 2011

Autore:

admin


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