Tra i nodi da superare c’è quello dell’acqua. Nel 2008 Rosalia Schirò e Giovanni Frazzica avevano suggerito di fare un dissalatore.
Anna Giordano ha accantonato la vecchia narrazione sul pericolo che potrebbero correre gli uccellini durante le loro migrazioni andando a sbattere contro i piloni del Ponte, adesso ha puntato più realisticamente la sua attenzione sul problema dell’acqua.
“Solo per il blocco di ancoraggio, che è una parte dell’intero progetto – sostiene la leader del Wwf – servirebbero 39 milioni di litri di acqua. In chiave pratica: i cittadini che già soffrono per le carenze idriche se lo possono domandare come si affronterebbe questo problema?”.
il dissalatore
Ha fatto bene Anna Giordano a riprendere un tema che era già stato sollevato nel 2008 da Rosalia Schitò, allora consigliere provinciale, e da Giovanni Frazzica, Presidente del Movimento Popolare Siciliano, che avevano incontrato il dr. Pietro Ciucci per chiedere chiarimenti sul Progetto Ponte che, a quel tempo, sembrava prossimo a diventare esecutivo. In quella circostanza era stato proposto all’A.D. della Stretto di Messina di inseririre nell’elenco delle opere compensantative un dissalatore che consentisse di risparmiare l’utilizzazione massiccia dell’acqua potabile da attingere dall’acquedotto comunale. Finiti i lavori, secondo la proposta di Schirò e Frazzica, il dissalatore sarebbe rimasto in uso alla Città di Messina.
Le successive note vicende che hanno portato al definanziamento ed allo scioglimento della Stretto di Messina, hanno fatto tramontare sia il progetto principale che, ovviamente, le opere collaterali. Nei dieci anni in cui non si è più parlato di Ponte, non si è parlato di nient’altro, tutto quello che si doveva fare “invece del ponte” (Ospedali, Scuole, Strade, Impianti Sportivi, Messa in Sicurezza del Territorio etc.) è stato assolutamente congelato, ma appena è ripartito il finanziamento e l’avviamento della procedura per la realizzazione dell’Opera, i no ponte sono tornati alla ribalta con tutto il vecchio repertorio arricchito, questa volta, dalla carta bollata di Bonelli e dalla carta igienica dei facinorosi che hanno fatto una triste manifestazione a palazzo Zanca.
Per fortuna Anna Giordano ha scelto di fare un passo avanti e si è messa su una posizione critica, ma civile e propositiva. E in effetti, se si considera la situazione difficile delle risorse idriche del territorio, il tema dell’acqua è di grande attualità, per cui i responsabili del progetto ponte, passando alla fase operativa dovranno necessariamente tener conto di queste osservazioni.