PONTE CALDERA’ – A ricostruirlo sarà la Ricciardello di Brolo
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PONTE CALDERA’ – A ricostruirlo sarà la Ricciardello di Brolo

PONTE CALDARA’ – A ricostruirlo sarà la Ricciardello di Brolo

Ad otto anni dal crollo, la piena del Torrente Longano , ieri la stipula del contratto di appalto. Fra 250 giorni si transiterà

Il 22 novembre del 2011, intense e persistenti piogge interesserano la provincia di Messina, in particolare le zone della costa tirrenica dove i comuni più colpiti furono Saponara, Villafranca Tirrena, Rometta e Barcellona Pozzo di Gotto, con 4 morti e circa 700 persone sfollate. Quell’alluvionedeterminò la piena del Torrente Longano e il successivo crollo del ponte sulla strada provinciale, tra la via Calderà e via Spine Sante, che collegava Calderà e Cicerata (lato Milazzo) con la località balneare barcellonese di Spinesante e quindi con l’area dello svincolo autostradale e la stessa stazione ferroviaria.

Quel crollo determinò una discontinuità territoriale nell’urbanizzato tra le frazioni Spinesante e Calderà con notevoli disagi nei collegamenti sia con il centro abitato di Barcellona P.G. sia con il territorio del comune di Milazzo e la viabilità alternativa, costituita da strade urbane ed extra-urbane con carreggiate di limitata larghezza non è stata mai sufficiente  a supportare le esigenze locali comportando inevitabilmente delle ripercussioni negative sull’economia della zona oltre ai notevoli disagi per le popolazioni residenti.

Da ieri, a otto anni di distanza dal tragico evento del crollo, è iniziato, in maniera concreta, la fase della ricostruzione e la fine dei disagi. Infatti è stato siglato il contratto di appalto per dare avvio alla ricostruzione del nuovo Ponte Calderà. I lavori verranno realizzati dalla Società Ricciardello Costruzioni S.r.l. di Brolo, azienda leader nel settore delle opere pubbliche e specializzata nella realizzazione di ponti e viadotti.

L’impresa, che da 50 anni opera in tutto il territorio nazionale, rappresentando garanzia di qualità e tempi certi, dimostra ancora una volta la forte presenza, attenzione e sensibilità verso la risoluzione delle problematiche delle infrastrutture del territorio messinese e siciliano. I lavori avranno una durata di 250 giorni a partire dalla data di consegna lavori.

Dopo la visita della delegazione capitanata dal Vice Ministro Giancarlo Cancelleri al cantiere – lotto B4b – della SP117, durante la quale, si è potuto constatare come i lavori condotti dalla Ricciardello Costruzioni procedano spediti e siano ormai di prossima conclusione, con il contratto siglato ieri,si compie un altro passo importante verso la risoluzione dei problemi infrastrutturali della nostra Regione.


La ricostruzione del Ponte Calderà e il ripristino della viabilità che interessa tutta la zona limitrofa, non solo rappresenta -evidenzia Irene Ricciardello, manager dell’azienda – un punto focale per lo sviluppo del territorio compreso tra Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, ma porrà finalmente rimedio ai disagi che dal novembre 2011 affliggono il territorio interessato e la sua popolazione.

Entrando nel dettaglio tecnico la Ricciardello evidenzia ancora che “Dal punto di vista delle scelte progettuali, relativamente all’interferenza idraulica tr al’opera ed il corso d’acqua, esse consistono essenzialmente nel franco da assegnare all’impalcato nei confronti della corrente, ed alle soluzioni per assicurare solidità alle fondazioni con riferimento all’azione di escavazione ad opera delle correnti non necessariamente di piena. Per ottenere il massimo franco idraulico possibile, è stata intrapresa una progettazione che si è sviluppata attraverso le seguenti considerazioni: minimizzare l’altezza dell’impalcato limitando l’altezza della trave ad 80 cm, scegliendo come materiale l’acciaio e scegliendo come schema statico del ponte quello di ponte ad arco con via di corsa inferiore.Tale soluzione consente di contenere l’altezza strutturale dell’impalcato per adattarsi meglio alla limitata altezza della struttura rispetto al fondo dell’alveo del torrente Longano nel tratto di attraversamento; evitare la presenza in alveo di pile o altre strutture di sostegno progettando un ponte ad unica campata che non ha appoggi intermedi con una luce di calcolo di 44 m; risagomare l’alveo del torrente in corrispondenza del ponte; alzare le quote di imposta del ponte sia lato Messina che lato Palermo di circa 80 cm rispetto le quote attuali cm ottenendo un’altezza complessiva tra fondo alveo e intradosso trave pari a 3.80 m, raccordando poi con la via viabilità esistente;


Il ponte completato avrà la larghezza dell’impalcato è pari a 14,60 m, di cui la parte carrabile è composta da n.2 carreggiate di 5 m cadauna, separate da uno spartitraffico protetto della larghezza di 1,60 m; alle estremità sono posti due marciapiedi della larghezza di 1,50 m, comprensiva dello spazio per l’alloggiamento dei sicurvia e dei parapetti. L’impalcato è sostenuto da due spalle, una lato Palermo e una lato Messina, realizzate su fondazioni profonde per trasmettere le azioni orizzontali e verticali agli strati di terreno più solidi presenti in profondità. Le fondazioni profonde delle spalle sono realizzate mediante pali del diametro Φ1200 e lunghezza compresa tra i 20 e i 22 m.

Si è prevista in particolare la sistemazione della viabilità di ingresso al ponte lato Messina, mediante la realizzazione di una rotatoria che snellisce il traffico intenso ad oggi presente. L’innalzamento del ponte di circa 80 cm ha comportato la previsione dei raccordi stradali sia lato Messina che lato Palermo.

«Fu una scelta “politica”, ponderata e sofferta – scrive il sindaco Materia di Barcellona nella nota inviata alla stampa parlando anche delle lungaggini burocratiche che si sono affollate sul progetto e sul suo finanziamento –, quella di finanziare direttamente l’opera, che l’Amministrazione prese allo scopo di consegnare un tempo il più possibile breve ad un’opera di fondamentale importanza per Barcellona Pozzo di Gotto e per il suo comprensorio.»

Non trascuriamo il fatto, poi, che l’aggiudicazione è stata disposta dall’UREGA già il 5 giugno 2018, mentre il contratto si è potuto firmare soltanto ieri, dopo un anno e mezzo di controversie giudiziarie.

27 Novembre 2019

Autore:

redazione


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