Rischio sismico, studi esaustivi
Ciucci: «Il progetto tiene conto dell’aggiornamento del quadro geologico»
di Giusy Caminiti
È Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina, a rispondere agli ambientalisti, nel merito del progetto da loro considerato «carente e non definitivo». «Il progetto definitivo – spiega – è stato approvato dalla Stretto di Messina a valle di un complesso iter di verifica e validazione, mai realizzato prima in Italia, sviluppato in cinque livelli approvativi: Project management consultant (Pmc), Soggetto validatore, Comitato scientifico, Expert panel, Stretto di Messina. Il Pmc ha svolto un controllo tecnico indipendente con la completa riprogettazione del ponte, utilizzando mezzi, strumenti e tecnologie diversi ed autonomi rispetto a quelli usati dal contraente generale».
Sul mancato rispetto della procedura di Via, Ciucci non ha dubbi: «Abbiamo seguito puntualmente quanto previsto dalla normativa. L’opera ha già avuto la Via favorevole sul preliminare. Allo stato è in corso una verifica di ottemperanza sul progetto non modificato, mentre laddove sono state apportate varianti significative richieste dal territorio abbiamo aggiornato lo studio. Inoltre è stata predisposta la relazione di incidenza, resa necessaria dai vincoli sopravvenuti dopo il 2003. Anche questi aggiornamenti e studi sono tutt’ora all’esame della Commissione ministeriale di Via».
E anche sulla mancanza di importanti opere nel definitivo, l’amministratore replica, ricordando che «la stazione di Gazzi e il collegamento ferroviario con la linea Messina-Catania nonché il collegamento ferroviario con la linea Tirrenica Napoli-Reggio non sono mai rientrate nell’ambito della progettazione definitiva in quanto di competenza di Rfi che ne cura la progettazione».
E sul delicato assetto idrogeologico delle aree di cantiere: «Abbiamo sviluppato un progetto che interviene sulle situazioni di rischio idrogeologico esistenti garantendo un miglioramento delle condizioni di stabilità con opere di ripristino ambientale ed una efficace sistemazione idraulica. La società, inoltre, al fine di garantire il coinvolgimento nel processo di gestione delle terre e rocce da scavo, ha stipulato con i comuni accordi procedimentali per individuazione dei siti di deposito, modalità di riqualificazione e gestione del traffico urbano. In ogni caso per tutte le soluzioni individuate è in corso la valutazione della Commissione di Via».
Nulla quaestio sui maggiori costi che, però, sono da attribuirsi, per Ciucci, «al sistema metropolitano interregionale tra Reggio e Messina che garantirà un efficiente servizio di mobilità per gli oltre 400.000 abitanti dell’area dello Stretto e la nuova Area direzionale progettata dall’architetto Daniel Libeskind, opere che aprono scenari di assoluto rilievo e rappresentano un’ulteriore grande opportunità per il territorio. Pertanto, eccetto nuove opere, varianti per sopravvenute norme tecniche, maggiori costi derivanti dalla sospensione dell’attività di oltre due anni, il costo aggiornato del progetto risulta sostanzialmente invariato rispetto al preliminare».
Resta il punto dolente, da sempre obiettato, ossia la fattibilità finanziaria dell’opera, su cui l’ad non ha dubbi: «È stata verificata con la collaborazione di un primario advisor finanziario ed è stata sottoposta a due diligence da parte dei consulenti indipendenti Norton Rose e Steer Davies Gleave per gli aspetti legali, fiscali e qualità delle stime di traffico, i quali hanno già espresso una prima valutazione positiva su presupposti e metodi. In via preliminare, è prevista la copertura del 40% del fabbisogno attraverso contributi pubblici ed apporti degli azionisti della Stretto di Messina, mentre il restante 60% sarà assicurato tramite finanziamenti da reperire sui mercati nazionali ed internazionali secondo lo schema tipico del project finance».
Infine, sulla carenza degli studi sismici, Ciucci rispedisce le critiche al mittente: «Non c’è alcuna carenza – conclude Ciucci – nelle descrizioni delle componenti geo-sismotettoniche. Nell’ambito del progetto definitivo è stata redatta una relazione esaustiva che consegue l’aggiornamento e la revisione critica del quadro geo-sismotettonico dell’area dello Stretto di Messina tenuto conto di tutti gli studi più recenti riguardo all’assetto geologico strutturale e all’evoluzione geodinamica di quest’area. Si tratta di un vasto studio multidisciplinare, prodotto da autorevoli specialisti, da dipartimenti universitari e dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), esperti nei vari ambiti disciplinari interessati. La relazione in questione aggiorna lo stato delle conoscenze al 2010, tenendo conto dei risultati scientifici acquisiti in materia successivamente al 2003, e consegue, in particolare, l’aggiornamento e la revisione critica della sismicità storica e delle sorgenti sismo genetiche sulla base dell’attuale stato delle conoscenze scientifiche ed alla luce degli aggiornamenti strumentali disponibili».