“PostUmano. Reliquie in viaggio”, la collettiva degli artisti Concetta De Pasquale, Giorgio Piccaia e Rosa Mundi
PostUmano. Reliquie in Viaggio, evento d’arte itinerante che dal 24 aprile si è svolto in navigazione sul Canal Bianco tra Venezia e Mantova, conclude il proprio viaggio nella città dei Gonzaga. Sabato 17 settembre, dalle ore 11, la collettiva degli artisti Concetta De Pasquale,
Le opere, Reliquie, doni sacri dell’arte, giungono alla fine del loro viaggio, indicando come in ogni epoca pandemica la strada per scorgere tracce di un nuovo pensiero ed un possibile nuovo Umanesimo, a partire da una condizione post-umana.
Sabato 17 settembre, a partire dalle ore 11, presso il Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” di Mantova verrà inaugurata la mostra “PostUmano. Reliquie in viaggio”, una collettiva degli artisti Concetta De Pasquale, Giorgio Piccaia e Rosa Mundi, curata da Andrea Guastella, Marco Marinacci e Susanna Ravelli, che si concluderà il 16 ottobre.
Gli artisti si confrontano sul significato del momento storico che stiamo attraversando, carico di significati nuovi e antichi che ci indica la strada verso una condizione post-umana, interrogandosi sul rapporto con la Natura e con il suo stesso corpo individuale e collettivo.
L’iniziativa si colloca nel quadro degli eventi della mostra “PostUmano. Reliquie in viaggio” che si è svolta dal 24 aprile sulle motonavi Ave Maria e Vita Pugna, in viaggio da Venezia a Mantova, occasione nella quale le opere di Concetta De Pasquale, Giorgio Piccaia e Rosa Mundi hanno dialogato con i lavori degli artisti esposti al Padiglione della Repubblica di San Marino, 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, dedicato al tema PostUmano Metamorfico.
La mostra, oltre a raccogliere le opere esposte sulle navi, si arricchisce di ulteriori pezzi che approfondiscono il senso dell’errare umano alla ricerca di nuovi codici del sacro.
Dopo il simbolico pellegrinare tra Mantova e Venezia, due mete storicamente radicate nella tradizione del viaggio devozionale e trasformativo, si ricompone un dialogo intimo tra le opere dei tre artisti.
Le opere, Reliquie, doni sacri dell’arte, giungono così alla fine del loro viaggio, indicando come in ogni epoca pandemica la strada per scorgere tracce di un nuovo pensiero ed un possibile nuovo Umanesimo, a partire da una condizione post-umana.
La mostra rimarrà aperta dal 18 settembre al 16 ottobre nei seguenti orari:
dal mercoledì alla Domenica, 9.30 – 12.00; 15.00 – 17.30.
È possibile prenotare la propria visita telefonando allo 0376 320602 (nei giorni e orari di apertura) oppure via mail museofgonzaga@alice.it
Il vernissage, sabato 17 settembre, dalle 11 alle 17.30, sarà ad ingresso libero.
Partner del progetto: Fondazione Ca Donà dalle Rose, Padiglione San Marino Biennale di Venezia-Padiglione S. Marino; International Propeller club Milano, Mantova e Venezia, Compagnia Motonavi Girolibero, Museo Diocesano Mantova, ALOT srl, VIERRE costruzioni, OLG, Centro Studi Milano’900, La Stanza dell’Arte, That’s Contemporary.
Concetta De Pasquale nasce a Salò (BS) nel 1959. Si è laureata in lettere con specializzazione in Storia dell’Arte ad Urbino. Successivamente si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove frequenta gli studi degli scultori Fausto Melotti e Nanni Valentini, suoi maestri nell’uso minimale e rigoroso della materia. Dopo le prime esperienze con materiali diversi, la sua attenzione si ferma sulla carta che diventa supporto privilegiato per una pittura organica essenziale ed intima che indaga il corpo nella sua doppia valenza, fisica e spirituale. La sua è una pittura visionaria che scaturisce dall’esperienza che il proprio corpo compie incontrando direttamente la carta. La pittrice, infatti, nelle sue grandi carte non si limita a deporvi pittura, ma lascia che questa si faccia sudario ad incarnare segni, impronte e tracce di una esperienza che prima di essere pittorica è mentale e spirituale. Negli anni, il suo percorso artistico si fa sempre più intenso, arricchendosi, durante i suoi molteplici viaggi, di importanti scambi artistici con personalità di spicco nel mondo dell’arte e della cultura, scrittori, architetti, fotografi, registi e musicisti, con i quali intraprende un dialogo creativo realizzando in team libri d’arte, spettacoli, performance ed installazioni.
Dal 1979 ad oggi ha esposto in spazi pubblici e gallerie private in Italia e all’estero: Stoccolma, Lisbona, Parigi, Nizza, Principato di Monaco, Londra, Strasburgo, Budapest, Bruxelles, Berlino, Lugano, Dubai e Indonesia.
Ha realizzato progetti e mostre personali in importanti musei e spazi pubblici, come Palazzo Medici Riccardi a Firenze; Palazzo Duchi di Santo Stefano a Taormina; Palazzo D’Amico e al Castello di Milazzo; Palazzo della Cultura a Catania; Monte di Pietà, Galleria d’Arte moderna e Museo Regionale a Messina; Palazzo Zenobio a Venezia; Maschio Angioino e PAN-Palazzo delle Arti a Napoli; Galleria Civica di Arte Contemporanea Montevergini a Siracusa; Forte Stella a Porto Ercole; Palazzo della Loggia dei mercanti a Montepulciano; Museo Regionale d’Arte Contemporanea Riso e alla Fondazione Federico II dell’A.R.S. Assemblea Regionale Siciliana a Palermo; Fondazione Orestiadi Gibellina; Museo Civico del Convento del Carmine a Marsala; Museo Tecnico Navale della Marina Militare della Spezia; Museo del Mar di Santa Pola in Spagna. Per la città di Messina nel 2010 ha progettato e realizzato una scultura monumentale, commissionata dal Comune per la piazza del Teatro Vittorio Emanuele, omaggio al suo maestro Fausto Melotti.
E’ stata invitata in Residenze d’Artista in Italia e all’Estero e a partecipare ad importanti Rassegne d’Arte internazionali, tra le quali alla Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea a Firenze nel 2003, curata da John Spike; nel 2012 alla Fondazione Terre Medicee di Seravezza, Le avventure della forma curata da Marco Moretti; nel 2011 al Padiglione Italia della 54^ Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi e nel 2015 ad Artisti di Sicilia e all’ Expo di Milano; la partecipazione a BIAS nel 2018 e 2020, Biennale Internazionale d’Arte Sacra – Palermo, Sicilia, Venezia, Egitto, Israele a cura di Chiara Modica Donà dalle Rose; nel 2019 viene invitata ad esporre al Salone Nautico Internazionale di Genova e all’Istituto Idrografico della Marina Militare; nel 2021 la partecipazione a WopArt works on paper a Lugano a cura di Robert Philips.
Di lei si sono occupati i critici e storici dell’arte come Francesco Gallo Mazzeo, Fiorella Nicosia, Tommaso Trini, Roberto Sanesi, Antonio Vitale, Marco Marinacci, Josuè Allegrini, Marco Moretti, Francesco Carbone, Carmela Cappa, Giovanna Famà, Ornella Fazzina, Gaetano Bongiovanni, Katia Giannetto, Alessandro Masi, Maurizio Vitiello, Vittorio Sgarbi, Giulia Jurinich, Teresa Pugliatti, Lucio Barbera, Giovanna Giordano, Giorgio di Genova, Stefano Miliani, Maria Teresa Roberto, Giuliano Serafini.
Le sue opere sono presenti in Musei e in importanti Collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero.
Rosa Mundi nasce in coincidenza delle coordinate 5° 26’23 ‘’ N 12° 19’ 55’’ E.
RM è uno pseudonimo d’artista. Vive tra due isole di mare e un’isola di fiume. Prestata all’arte ed alla fotografia da più di un ventennio, viaggiatrice instancabile, predilige trasporre in arte ed in fenomeni artistici vicende reali del quotidiano e fenomenologie ambientali. Il suo percorso laboratoriale parte dalla fotografia, reinterpretando in un fantasioso dialogo costante, la realtà e l’immaginario. Rosa Mundi traspone in arte l’umano sentire, creando scenari ad hoc per poi reinterpretarli dando vita al suo personale Teatro del mondo.
La sua tecnica ha uno stretto legame con la natura, anche per i materiali utilizzati, come vetro, tessuto, ferro, acciaio e legno: pigmenti naturali vegetali ed organici di terra e di mare, misti ad olio di oliva, uovo ed estratto di meduse. Rosa Mundi predilige da sempre l’utilizzo di materiale riciclato, con lo scopo di restituirgli nuova vita, operando una sorta di metamorfosi. Le opere sono caratterizzate da uno studio approfondito sulla luce e sui riflessi, sviluppando un approccio in cui la tridimensionalità o la mera bidimensionalità non è data dalle tecniche fotografiche o computerizzate ma dalla ricerca dello spazio infinito dentro l’opera e dalla capacità dell’opera di ricrearsi e riprodursi, in stretta connessione con il luogo in cui verrà collocata e per il quale viene pensata. Rosa Mundi scrive un patto tacito con il collezionista, scritto nelle fibre dell’opera stessa. Il concetto spaziale di Fontana rivive e nidifica nelle opere di Rosa Mundi nelle mille traduzioni possibili di questi messaggi in aramaico, greco, latino o arabo.
Le suoi lavori evocano un “non luogo” ricreando, nelle trasparenze del vetro, l’essenza filosofica delle sue riflessioni, scevro di mera erudizione. Rosa Mundi non fa arte concettuale.
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni permanenti, pubbliche e private tra le quali l’Accademia d’Arte di Gant, KIOSK, il Museo Arte Contemporanea Regione Siciliana, Nieuwmarkt Amsterdam Municipality, la Fondazione Orestiadi, il Museo delle Trame Mediterranee, la Fondazione Il Cedro, la Collezione Genzini, la collezione di Aldo e Franca Cichero Design, del CANIFF Chic & Cool Canadian.
Ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra le quali PAW Palermo Art Week End a Palazzo Mazzarino Berlingieri 2021, Wopart Exibition Work di Lugano 2021; CANIFF Chic & Cool Canadian International Fashion Film Testimonial 2021; Pitti Moda e Arte SSEINSE 2020; Festival delle Filosofie 2020-2021; Open ateliers Nieuwmarkt Amsterdam Municipality 2018; Biennale Cairotronica 2016 e 2018, in Egitto; Biennale del Sale 2017 a Petralia Soprana; Spazio Thetis dentro al 25°Biennale Architettura di Venezia, in Gang City Project del Politecnico di Torino 2016; Helsinki Pixelache Festival Art 2016; Biennale Arte Donna di Trieste 2017; BIAS – Biennale Arte Contemporanea Sacra 2016, 2018 e 2020; Esposizione ABI – associazione banche italiane; Collettive UNESCO DESS.
Rosa Mundi ha altresì curato la scenografia di numerose opere teatrali, tra cui la pièce teatrale con la compagnia degli Esoscheletri diretta dal Regista Sasà Neri in Judas the Guess e l’opera di Teatro Equestre The time of game: In Viaggio con Ulisse.
Giorgio Piccaia, pittore e scultore, è nato nel 1955 a Ginevra, in Svizzera, e vive e lavora in Piemonte ad Agrate Conturbia. È figlio d’arte, fin da piccolo ha frequentato gli ambienti artistici ginevrini prima e milanesi poi.
Lo spoglio del non essenziale, imparato dai due maestri, caratterizzano ancora adesso l’arte di Piccaia. Negli primi anni ottanta ha frequentato Corrado Levi ad Architettura a Milano, Incontro fondamentale che gli ha permesso, dopo il lavoro sul corpo con performance e happening, di giungere alla pittura e alle arti visive. Nel 2018 con l’amico Gregory Sinaite, monaco greco ortodosso conosciuto in un viaggio a Santa Caterina nel Sinai, parla d’arte e riscopre Leonardo Pisano detto Fibonacci, matematico dell’Alto Medioevo.
Il progetto dell’artista Giorgio Piccaia è su il numero (la sequenza di Fibonacci) che rispecchia la Totalità del Tutto nel Tutto, l’infinito post umano senza Tempo e senza Fine.
Oggi lavora tra Agrate Conturbia (No) e Tuglie
Grande successo domenica 15 dicembre al Salone Borsa della Camera di Commercio di Messina per…
Il fermo tra Sant’Agata e Buonfornello. il camion trasportava metano (altro…)
A Brolo, un nuovo tentativo di truffa è stato sventato grazie alla prontezza e alla…
Ritorna, a Barcellona PG, il presepe di Serena Lo Conti: un’opera d’arte tra tradizione e…
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…