Domenica 15 Luglio 2018 in Piazza Matteotti, a partire dalle ore 10:30 e fino alle ore 13:00
Raccolta firme per le leggi di iniziativa popolare
Il coordinamento territoriale orlandino di “Potere al Popolo!” , rende noto che Domenica 15 Luglio 2018 in Piazza Matteotti, a partire dalle ore 10:30 e fino alle ore 13:00, sarà allestito un banchetto per la raccolta firme:
– della “legge di iniziativa popolare per la scuola della Costituzione”, depositata in Cassazione 8 settembre 2017 e annunciata in G.U. n°211 del 9 settembre 2017;
– della “legge di iniziativa popolare per l’eliminazione del principio del pareggio di bilancio e per la salvaguardia dei diritti fondamentali della persona” depositata in Cassazione il 4 dicembre 2017 e annunciata in G.U. serie generale n°284 del 5 dicembre 2017;
– della “legge di iniziativa popolare per una legge elettorale costituzionale” depositata in Cassazione il 19 gennaio 2018 e annunciata nella G.U. serie generale n°16 del 20 gennaio 2018.
Il Comitato invita i cittadini che volessero firmare o che abbiano bisogno di chiarimenti o che, semplicemente, vogliono essere informati di “venirci a trovare presso il nostro banchetto: saremo lieti di fornire tutte le informazioni di cui siamo in possesso. 50.000 in tutta Italia le firme necessarie per depositare le leggi in Parlamento, in attesa che vengano discusse”.
La Lip scuola era già stata depositata in Senato nel 2006, mai discussa .
Questa versione aggiornata è stata licenziata il 22 gennaio 2017 ed è frutto di una mediazione tra le proposte dei vari comitati Lip sparsi per tutta Italia.
Sì tratta di una legge quadro per un modello di scuola statale fedele al dettato costituzionale: laica, inclusiva, democratica, efficace e plurale.
La riforma dell’art 81 della Costituzione sull’obbligo del pareggio in bilancio, che molto spesso si è rivelato un capestro che ha impedito ai cittadini l’esercizio del diritto alla salute, all’istruzione, alle pari opportunità. La proposta di legge “per una legge elettorale costituzionale”, ha l’obiettivo di riaprire la discussione politica e parlamentare al fine di cambiare la legge elettorale in vigore, il rosatellum, che ha impedito ai cittadini di scegliere i loro parlamentari, in continuità con il porcellum e l’italicum.
