“Propongo al comune di Brolo di assegnare alle attività commerciali che ci sono nel paese, una targa storica per quelle con attività più longeva”
un’idea che in un momento di crisi diventa un simbolo
L’idea di Carmelo Castrovinci è semplice: “La targa di bronzo per chi ha aperto da 15 anni, d’argento per quelli aperti da 30 anni, e d’oro per quelli aperti da più di 30 anni”.
Per lui sarebbe un simbolo teso a premiare la capacità e nel contempo dare fiducia in questo periodo a chi ogni mattina, nonostante tutto, alza la saracinesca e apre l’attività commerciale.
Un simbolo pensato anche per chi ha rappresentato il “far commercio a Brolo” e che da tempo ha anche chiuso battenti.
Un’idea che potrebbe diventare, in un periodo come quello che ci apprestiamo a vivere, il Natale con tutte le sue aspettative commerciali, un momento teso ad incentivare l’acquisto locale.
il pozzo di San Patrizio
“Lo so, cadrà nel pozzo di San Patrizio anche questa proposta – scrive Castrovinci sui social – ma io la faccio lo stesso”.
Infatti Carmelo Castrovinci è solito, tra ironia ma anche arguzia e propositività, lanciare idee e proposte, autentiche “pillole di partecipazione” alle varie amministrazioni che si sono succedute negli anni. Questa della targa ai commercianti era stata già fatta in passato, ma suscitando poca attenzione.
Lui, ovviamente, fa bene a sfornare idee dopo idee, anche questo serve per stimolare il confronto ed il dibattito.
Tornando al commercio
Come dicevamo in un periodo dove purtroppo il commercio sta soffrendo tantissimo, potrebbe essere l’occasione, in maniera sobria, a fronte di tutto quello che stiamo vivendo, a riconoscere al comparto commerciale dei giusti riconoscimenti evidenziando, nel sistema economico, culturale e sociale della città, il suo ruolo perchè non dà solo occupazione e reddito.
Servirebbe da stimolo anche per non perdere la “memoria” di quel recente passato locale fatto di artigiani e botteghe, imprese che da padre in figlio – guardate Alex Bruno tanto per fare un esempio –oggi sono poli attrattivi per tanti.
Un momento di analisi anche per segnare – migliorandoli – i punti dove il commercio locale ha perso appeal.
Ma guardando in positivo.
Sono quelli – i commercianti, i negozianti, le aziende – che hanno scritto la storia del commercio locale e che hanno definito l’identità economica e sociale del paese.
Dobbiamo quindi ringraziare quelle imprese che oggi sono presenti qui per ciò che hanno fatto per la nostra comunità, di cui hanno costruito la struttura sociale ed economica.
Una targa che ne rammenti la loro storia è un sorta di simbolo che ne testimonierebbe la loro con forza e la tenacia. Quella che va avanti superando ogni sfida. Una targa di cui essere orgogliosi… loro e noi!
Bella idea Carmelo!
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