#POURPARLER – Le 3P per un progetto di turismo integrato dei Nebrodi
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#POURPARLER – Le 3P per un progetto di turismo integrato dei Nebrodi

Persone, Pianeta, Prosperità.

Sono le 3 P sulle quali un progetto di turismo integrato dei Nebrodi deve puntare.

Valorizzare le peculiarità umane e professionali del territorio, le bellezze naturalistiche in una ottica di sviluppo ecosostenibile, il tutto finalizzato pragmaticamente alla crescita economica.

Non è complicato, è solo questione di ragionare in termini di territorio e non di campanile. Creare un cluster Nebrodi, è la sola chance di non restare fuori dalla nuova programmazione e, nel contempo dimostrare capacità progettuale, su solide basi imprenditoriali con una visione di lungo periodo.

Ad esempio, Parco Archeologico di Tindari, Costa Saracena, Parco dei Nebrodi, Fondazione Piccolo, Porto di Capo d’Orlando a forte vocazione turistica, Porto di Sant’agata Militello più a vocazione commerciale, Fiumara d’Arte, sono realtà tutte già belle singolarmente, ma se riuscissero a far parte di un progetto comprensoriale unico, avrebbero un effetto moltiplicatore per la crescita economica e sociale, durante tutto l’anno.

Trekking culturare, pesca turismo, cicloturismo, ippoturismo, fattorie didattiche e agriturismo, vela..e così via discorrendo, sono tutte attività ecosostenibili e sempre più ambite.

Attorno a queste realtà culturali ed imprenditoriali, possono nascere una moltitudine di attività collaterali e di indotto, da portare alla piena occupazione.

Basta guardare alla Sardegna, alle Marche, alla Romagna, Veneto, Toscana, Liguria. Ovunque ci sono esempi di integrazione territoriale, si tratta di fare uno scambio di buone prassi e di avere una visione univoca. Fare mainstream è fondamentale come è fondamentale la velocità nell’attuare ció che si decide. Time is money, oggi vale anche per il pubblico, che ha necessità di autofinanziarsi e il modo che ha è quello di favorire la crescita economica e l’incremento di valore del territorio.

Gli organi politici sovraterritoriali hanno dimostrato i loro limiti, devono essere i territori ad organizzarsi.

Da quello che abbiamo letto in questi giorni, gli imprenditori sono pronti a sedersi e discutere, la politica invece temporeggia sempre campanilistcamente divisa…purtroppo.

Carmelo Castrovinci

22 Giugno 2020

Autore:

redazione


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