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PRECARI & ELEZIONI ORLANDINE – Dopo le provocazione politiche arrivano le “risposte”

IN DIFESA DEL LAVORO E DELLA DIGNITA’ DEI  LAVORATORI BASTA PRECARIATO! ECCO LA LETTERA PUBBLICA AI CANDIDATI A SINDACO DEL COMUNE DI CAPO D’ORLANDO. IMMEDIATA LA RISPOSTA DI LIBRIZZI. A SOTTOSCRIVERLA OLTRE LA LOCALE RSU ANCHE CGIL, CISL e CSA

 

La lettera delle organizzazioni sindacali:

Le Funzioni Pubbliche  di CGIL, CISL e CSA e la Rappresentanza Sindacale Unitaria di riferimento, pongono all’attenzione dei candidati a Sindaco del Comune di Capo d’Orlando,  il problema del  precariato e del lavoro pubblico in generale, affinché vi sia un utile confronto sui programmi e sulle future scelte politico/amministrative che possano riguardare, a nostro avviso, sia la quantità e la qualità dei servizi erogati alla collettività, sia la valorizzazione del lavoro e dei lavoratori che a vario titolo, hanno operato ed operano al Comune di Capo d’Orlando, quali:

  • Il mancato pagamento di sei mensilità arretrate al personale a tempo determinato c.d. “contrattista”, dal mese di dicembre 2015 al mese di aprile 2016, più la 13^ mensilità maturata nel 2015.
  • Il blocco, da parte della delegazione pubblica dell’Ente, della contrattazione collettiva decentrata integrativa (c.d. CCDI), cioè della contrattazione del salario accessorio maturato e dovuto a tutti i dipendenti comunali in funzione del servizio svolto e delle funzioni espletate (produttività, reperibilità, turnazione, responsabilità, disagio, rischio, etc.),  non ancora né definito né liquidato, per gli anni arretrati dal 2013 al 2015 e per l’anno in corso 2016.
  • L’approvazione, entro il 30 giugno del c.a., di un nuovo piano triennale delle assunzioni 2016/2018, ai sensi dell’art. 27 della legge regionale n. 3/2016, al fine di programmare per il prossimo triennio, le possibili stabilizzazioni del personale precario, pena la decurtazione del 50%  (nel 2016) e successivamente del 100% (dal 2017) del contributo regionale ad oggi erogato all’Ente per il pagamento degli stipendi dei lavoratori precari, nonché la possibile  proroga dei contratti fino al 31/12/2018;
  • L’imminente scadenza del contratto di lavoro al 31/12/2016, per tutti i sopra menzionati 130 lavoratori “contrattisti”, i quali, dopo più di vent’anni di proroghe, alla data di oggi, non hanno portato a casa né la giusta stabilizzazione né l’ulteriore proroga dei contratti.

Per le Organizzazioni Sindacali è grave il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori precari del Comune di Capo d’Orlando, non solo perché è un fatto rilevante e di enorme malessere economico, ma anche discriminatorio, perché ha colpito e colpisce dei lavoratori già precari e di fatto costretti a vivere, la propria condizione lavorativa, nella continua incertezza di perdere il posto di lavoro e quindi particolarmente deboli e fragili nella difesa dei propri diritti.

Inoltre, il perdurare della irregolarità nei pagamenti degli stipendi, persiste da più anni ed interessa quasi esclusivamente il Comune di Capo d’Orlando, nonostante le enormi difficoltà finanziarie di tutti i Comuni della provincia e sebbene l’Ente, abbia degli obblighi, non solo morali ma anche  legislativi.

Infatti, in base all’art. 30 della Legge Regionale n. 5/2014, il Comune deve anticipare gli stipendi ai contrattisti e successivamente (c.d. squilibrio di bilancio), tramite acconti e saldi ed a bilancio consuntivo approvato, la Regione rimborserà al Comune l’88% circa del costo complessivo, pari ad Euro 2.128.393,50 di finanziamento regionale annuo.

Quindi, al netto dei ritardi nell’erogazione del contributo regionale, i lavoratori precari non sono un costo per il Comune di Capo d’Orlando, ma una grande risorsa ed un notevole investimento sociale ed economico per tutta la collettività, sia dal punto di vista dell’erogazione dei servizi per i cittadini (per l’alta professionalità acquisita in nevralgici uffici o servizi, oramai retti quasi esclusivamente dai precari, dall’urbanistica all’ufficio tecnico, dall’asilo comunale alla mensa scolastica, dai servizi sociali agli operai esterni, dalla polizia municipale all’acquedotto, ai servizi turistici, etc), sia dal punto di vista dei consumi derivante dalla “spesa” di detti lavoratori (anche questa è economia indotta).

Mentre il fatto di giustificare, tali ritardi nei pagamenti, con la presenza di un numero elevato di lavoratori precari, è da parte delle OO.SS., da rigettare, sia perché tale numero non è dipeso e non dipende dai lavoratori, ma dalle passate scelte politiche regionali e locali e sia perché sarebbe incomprensibile come, dei piccoli comuni a noi vicini, riescano a pagare tutti i dipendenti, senza fare alcuna distinzione, pur avendo proporzionalmente, un numero di lavoratori precari uguale o superiore a Capo d’Orlando (addirittura alcuni di essi hanno pure stabilizzato tutto o parte del proprio personale precario).

Pertanto, la prossima amministrazione comunale, qualsiasi essa sia, dovrà affrontare da subito, un debito maturato nei confronti di tutto il suo personale dipendente, precario e non, per più di  un milione e mezzo di euro e nel contempo, essere parte attiva nella vertenza generale sul precariato, affinché le istituzioni regionali e statali pongano fine al precariato pubblico siciliano, con l’unica vera soluzione, la stabilizzazione a tempo indeterminato. Per questo e per tutti quei temi d’interesse generale e collettivo, si sente il bisogno se non l’obbligo, come OO.SS., di un pacato e serio confronto con tutti i candidati, prima delle elezioni amministrative, che dia un quadro dei fatti il più oggettivo possibile, senza populismi elettorali, un utile confronto che possa mettere al centro della campagna elettorale anche il tema del futuro della pubblica amministrazione e del suo funzionamento, richiamando tutti, organizzazioni sindacali, dipendenti ed amministratori comunali, ai sani principi civici di bene pubblico e di servizio per la collettività, quali l’efficienza, l’efficacia e la razionalità delle risorse, ma anche la tutela dei livelli occupazionali e l’uguaglianza dei diritti e dei doveri, quali il lavoro e la giusta retribuzione.

A firmare il documento sono stati:  Calogero Emanuele, Clara Crocè,  Nino Pizzino  e Pietro Fotia  e per la Locale RSU : Lanza Cariccio Giuseppe, Liuzzo Massimo, Nino Pizzino, Lanza Antonello, Merlino Mario, Giallanza Tanino e Lazzaro Salvatore.

La nota di Salvatore Librizzi

Buongiorno Direttore,
in merito alla richiesta di CGIL Funzione Pubblica, CISL e CSA ad un  confronto, le inoltro la mia posizione.

Accetto immediatamente l’invito di CGIL Funzione Pubblica, CISL e CSA ad  un “pacato e serio confronto” sul tema del “precariato” e sono  disponibile ad incontrarVi in qualsiasi momento nelle Vostre sedi. Penso  che sia inopportuno strumentalizzare un tema così delicato e ritengo  quindi doveroso che il luogo del confronto sia scelto da Voi che mi  avete formulato l’invito. La nostra posizione sul tema è chiara: per gli stipendi arretrati,  anticipazione di tesoreria; per la soluzione definitiva, la  stabilizzazione, con ogni forma di internalizzazione dei  servizi  (priorità assoluta), utilizzando anche le risorse provenienti dai pensionamenti dei dipendenti comunali.

Un caro saluto, Salvatore Librizzi

Redazione Scomunicando.it

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