Sono più di 22.500 i precari utilizzati nei 390 comuni siciliani. Per loro la speranza di ottenere l’assunzione a tempo indeterminato. Pronta la prima bozza di un disegno di legge che dovrebbe arrivare in aula entro l’anno.
L’iniziativa è stata presentata dal governatore Raffaele Lombardo, che ha anche detto che l’amministrazione anticiperà 220 milioni di fondi Fas per l’apertura di cantieri lavoro nei Comuni, che impegneranno circa 40 mila persone.
Si apre di fatto una “finestra” legislativa che dopo l’assunzione dei 4550 alla Regione, oggi potrebbe permettere l’assunzione dei restanti utilizzati presso i Comuni.
Per ottenere la stabilizzazione, i lavoratori in 10 anni (la data limite è il 31 dicembre 2009) devono aver lavorato nella pubblica amministrazione per almeno 8 anni.
“I Comuni dovranno riorganizzarsi seguendo parametri virtuosi e dovranno bloccare le assunzioni”.
Questo è quello che Lombardo vuole in cambio. Uno scambio economico comunque che avrà effetti nel tempo infatti l’apporto della quota in carico alla regione, che spazia dall80% al 90%, rimarrà inalterato per i prossimi dieci anni, al termine dei quali i Comuni avranno interamente a carico l’onere del personale.