Una Cronaca Visiva della Storia della Città
opera del giovane artista Mario Valenti
Nella mattinata odierna, in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso il Palazzo del Governo, è stato presentato un straordinario tributo alla storia della provincia di Messina: un nuovo albo d’onore dei Prefetti, creato sotto la guida del Professore Marco Grassi su iniziativa del Prefetto Cosima Di Stani e realizzato dal giovane artista Mario Valenti – che insegna presso l’ istituto comprensivo n. 1 E. Mancari di Capo d Orlando –
Questo albo d’onore non è solo un catalogo di nomi dei Prefetti che si sono succeduti nella Prefettura di Messina nel corso degli anni, ma una pergamena che racconta visivamente la ricca storia della città.
La creazione di questo nuovo albo dei Prefetti è motivata dalla volontà di dare una degna continuazione all’orignale, ormai completo. La pergamena è stata progettata per elencare i nomi dei vari Prefetti, ma va oltre, catturando parte della grandiosa storia della città di Messina attraverso un complesso mosaico di immagini e simbolismi. Il talentuoso artista Mario Valenti ha disegnato a mano su carta pergamenata una cornice ricca di dettagli che intrecciano passato e presente.
Le diverse parti della cornice sono intrise di simboli quasi dimenticati che rappresentano l’essenza dell’anima del territorio. I monumenti caratteristici di Messina, sia del passato che del presente, sono affiancati da figure mitologiche e simboli legati alle radici della fondazione della città e alle peculiarità della provincia. Antonello da Messina e Filippo Juvarra, due dei figli più illustri di Messina, sono omaggiati lateralmente. Nella parte superiore, figure allegoriche celebrano le istituzioni della Repubblica, della Regione e della Città, mostrando sia gli attuali emblemi che rari simboli iconografici.
La parte inferiore della cornice è dedicata a dettagli del Palazzo del Governo, progettato da Cesare Bazzan, e alla monumentale fontana del Nettuno di Giovan Angelo Montorsoli, un antico simbolo della città. Simboli dei Monti Nebrodi, Eolo e Vulcano rappresentano la porzione tirrenica e ionica del territorio provinciale, mentre Colapesce, il pescespada dello Stretto e la Centauressa di Taormina compaiono a destra.
Nella fascia sinistra, Antonello da Messina è ritratto di spalle mentre dipinge l’Annunciata, e vengono raffigurati luoghi storici come il Santuario di Montalto, la Basilica Cattedrale normanna, la Chiesa di San Gregorio e la Chiesa SS. Annunziata dei Catalani. Nella fascia destra, Filippo Juvarra è raffigurato frontalmente con il progetto della Palazzina di Caccia di Stupinigi, accanto a luoghi come il Sacrario Militare di Cristo Re, Palazzo Zanca, la Chiesa della SS. Annunziata dei Teatini di Guarino Guarini e il Santuario di San Francesco all’Immacolata.
Due volti femminili sono collocati ai lati, collegati alle eroine messinesi del Vespro: Dina e Clarenza, che difesero le mura della città da un attacco angioino. Infine, nella parte superiore, tre figure allegoriche femminili sono al centro del palco, circondate da simboli marittimi, una vista di Castel Gonzaga voluto da Carlo V d’Asburgo, la Zona Falcata, decorata dalla stele della Madonna della Lettera, e simboli legati alle attività agricole.
Questo nuovo albo dei Prefetti non è solo un elenco di funzionari, ma un’opera d’arte che celebra la storia e la cultura di Messina, un ponte tra il passato e il presente che incanta gli occhi e avvicina il cuore a questa straordinaria città. Con ogni Prefetto che verrà aggiunto a questo albo, la storia di Messina continuerà a crescere, rendendo questa pergamena un documento in continua evoluzione che onora la tradizione e guarda al futuro.