Il Premio Caravella a Sandro Forte per il suo prezioso contributo “controcorrente” sul movimento politico Ordine Nuovo”il maggior laboratorio politico della destra radicale dal Dopoguerra’ edito da Mursia
“Nulla a che fare con la Cia e i servizi segreti – aggiunge l’autore – Ordine Nuovo è stato messo fuorilegge proprio perché ha combattuto esclusivamente sul piano delle idee il sistema democratico (il solo episodio di violenza fu una sassaiola davanti alla sede della Dc a Roma). Ma proprio per questo è stato ritenuto pericoloso. E solo dal suo scioglimento – con un ‘atto politico’ di Taviani – nacquero quelle schegge impazzite che si resero responsabili di attentati e omicidi, come quello del giudice Occorsio, e che, contrapponendosi alle violenze dell’estrema sinistra, sia extraparlamentare che terroristica, favorirono la teoria degli ‘opposti estremismi’, tanto cara ai governi democristiani dell’epoca”, conclude.
Il comunicato
CAPACITÀ DI ELABORAZIONE POLITICA E APERTURA AI TEMI DELLA CONTEMPORANEITÀ: QUESTE LE DUE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL MOVIMENTO CHE EMERGONO IN “ORDINE NUOVO PARLA”
IL PRIMO SAGGIO CHE VA CONTRO LA STORIOGRAFIA UFFICIALE E RICOSTRUISCE QUEL CHE REALMENTE FU IL MAGGIOR LABORATORIO POLITICO E CULTURALE DELLA DESTRA ITALIANA
A differenza di quanto racconta la storiografia ufficiale, che fece di Ordine Nuovo un marchio associato allo stragismo nero, ON è stato, con la sua storia lunga trent’anni, il maggior laboratorio politico e culturale dell’allora Destra italiana, sia radicale che parlamentare, capace di una grande apertura ai temi della contemporaneità. È questa la verità senza pregiudizi che emerge in Ordine Nuovo parla (Mursia, pagg. 370, con inserto fotografico, Euro 22,00), vincitore del Premio Nazionale CARAVELLA TRICOLORE 2020 “STORIA”, del giornalista Sandro Forte che dichiara:
“Mi ci sono voluti anni per scrivere questo libro, ho raccolto testimonianze, documenti, interviste, lettere, giornali e riviste, con l’obiettivo di dare il mio contributo imparziale alla verità storica: Ordine Nuovo è stato il più fecondo laboratorio politico-culturale della Destra radicale dal dopoguerra fino agli anni di piombo, una collocazione un po’ simile a quella di Lotta Continua nella Sinistra extraparlamentare. Nulla a che fare con attentati e stragi, come l’attribuzione di quella di Piazza Fontana, riportata addirittura nella targa deposta dal Comune di Milano: nessuno degli imputati nei vari processi per la strage è mai appartenuto a Ordine Nuovo. Nulla a che fare con la Cia e i servizi segreti: Ordine Nuovo è stato messo fuorilegge proprio perché ha combattuto esclusivamente sul piano delle idee il sistema democratico (il solo episodio di violenza fu una sassaiola davanti alla sede della Dc a Roma). Ma proprio per questo è stato ritenuto “pericoloso”. E solo dal suo scioglimento (con un “atto politico” dell’allora ministro dell’Interno Taviani) nacquero quelle schegge impazzite che si resero responsabili di attentati e omicidi (come quello del giudice Occorsio) e che, contrapponendosi alle violenze dell’estrema sinistra, sia extraparlamentare che terroristica, favorirono la teoria degli “opposti estremismi”, tanto cara ai governi democristiani dell’epoca. ”
Ordine Nuovo nasce nei primi anni Cinquanta da una corrente giovanile interna al Movimento Sociale Italiano (MSI), i Figli del Sole. Fa proprio il pensiero di Evola, si costituisce in Centro Studi, esce dal partito, elabora tesi e progetti, pubblica riviste e giornali, si divide fra chi rientra nel MSI e chi continua il suo percorso da extraparlamentare, è presente in tutte le piazze d’Italia, nelle scuole come nelle università. Nonostante venga messo fuorilegge e falcidiato da arresti e processi, prosegue comunque la sua elaborazione, dentro e fuori del MSI: lascia una vastissima eredità di proposte, tesi, libri, saggi, iniziative, convegni ed altra pubblicistica.
In questo volume è Ordine Nuovo a parlare, attraverso i suoi militanti e i suoi scritti: testimonianze, documenti, giornali, riviste, lettere, interviste. Un libro da leggere per comprendere, senza pregiudizi, cosa è stato Ordine Nuovo al di là delle interpretazioni faziose e dei teoremi giudiziari.
Sandro Forte (Roma 1955) vive in provincia di Roma. Giornalista professionista, ha lavorato a «Vita», «Il Giornale d’Italia», «Secolo d’Italia» e, come caporedattore, a «Il Tempo». È stato capo ufficio stampa del sindacato UGL. Si è sempre occupato di terrorismo, politica, cronaca giudiziaria e reati d’opinione. Ha scritto I processi alle idee (1994) e Giorgio Almirante, politica e vita (1998), e ha curato il volume Clemente Graziani: la vita, le idee (1997).
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