La stilista ha raccontato la storia della maison fondata con le sorelle in una lunga intervista sul palco prima di ricevere la “statuetta”
Gli abiti in passerella, le storie e le emozioni dei grandi nomi della moda italiana, i premi, la solidarietà e il desiderio di rendere Messina una città all’altezza delle sue potenzialità: con il Premio nazionale Madama il Palacultura si è trasformato in un tempio dell’alta moda per celebrare un’icona di stile come Anna Fendi, accolta da una standing ovation del teatro gremito di gente, e apprezzare le collezioni di stilisti di fama internazionale come Chiara Boni e Gianni Sapone. Un’edizione che ha segnato un salto di qualità grazie ai grandi protagonisti di ieri e di oggi e una scommessa vinta per gli organizzatori, i giornalisti Patrizia Casale e Massimiliano Cavaleri, che ha condotto la serata con Marika Micalizzi: due ore di alta moda in riva allo Stretto per consegnare all’ospite d’onore Anna Fendi il riconoscimento per la categoria “Eccellenza”. Maestra del made in Italy ed esempio virtuoso di creatività e umanità, si è raccontata parlando di quel marchio che racchiude una vita di lavoro, passioni, successi, vissuti con le quattro sorelle che Anna ha voluto ricordare in tutti i passaggi dell’intervista sul palco: “Il nostro nome è sempre stato l’unico protagonista e oggi che è stato acquisito dal gruppo francese Louis Vuitton continua ad essere portato avanti con orgoglio e rispetto. Noi sorelle eravamo come le dita di una mano: una diversa dall’altra ma indispensabili, complementari”. Un ricordo commosso e speciale per Karl Lagerfeld: genio, ispiratore, amico, che insieme alle sorelle Fendi ha dato eternità ad una maison lavorando al loro fianco per 54 anni: “Dedico al mio grande amico e maestro Karl questo Premio”. La Fendi ha parlato delle sue nuove attività imprenditoriali: non è “una stilista in pensione”, ma dedita a vini, interior design, cura della tavola e alberghi; ha parlato di figlie, nipoti e pronipoti, che sono dodici. E ancora della celebre mostra di abiti alla Galleria d’Arte Moderna di Roma che destò scalpore nel mondo dei critici e dell’arte nel 1988; il cinema, il teatro dove la moda si trasforma in costume cinematografico o “lirico”. Una panoramica a 360 gradi, in cui ha sottolineato l’emozione e la gioia per essere in Sicilia: “Una terra che amo infinitamente, dove sono stata accolta come a casa; siete un esempio di bellezza straordinaria, quando posso scappo qui a respirare quest’aria che solo voi avete”. A consegnarle la statuetta dorata Alessandro Faranda, amministratore di Fontalba e amico della famiglia Fendi fin da piccolo, grazie allo splendido rapporto tra la mamma Marisa e Anna.
Premio Madama 2019 cosegnato dal depitato regionale Giuseppe Lupo alla signora Boni, che ha segnato gli ultimi 40 anni della moda “chic europea” seguendo un imperativo: rinnovarsi rimanendo riconoscibili. La sua femminilità, la sua innovazione hanno grande successo in America e negli Emirati Arabi: “Tutte le donne hanno il diritto di essere belle e ogni volta che faccio un abito, non pensando solo alla taglia 40. I miei sono semplici, precisi, puliti, senza bottoni e zip. La mia continua ricerca mi ha portato a scegliere di utilizzare un unico tessuto per l’intera collezione, credo di essere l’unica al mondo”. A sfilare alcune bellissime modelle che hanno indossato la collezione presentata tra New York e Milano “La Petit Robe”. E ancora il couturier Gianni Sapone, premiato dall’imprenditore Filippo Miracula e Alessandra Giulivo presidente della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer, che ha aperto la serata con le sue “opere d’arte”: cresciuto nell’atelier di Fausto Sarli, stilista di Mina e Cher, che Sapone ha avuto l’onore di conoscere e vestire, ha fatto una lunga gavetta e oggi è un punto di riferimento per dive e principesse con il brand a Roma: “La mia moda ha un sapore fiabesco, proietta in un mondo di sogni e colori, e mi ispiro fortemente alla Calabria e alla Sicilia. Il made in Italy ancora oggi colpisce per l’estrema eleganza”. Infine il premio Giovani emergenti ad Asciari, brand nato nel 2016 come stile minimalista e di alta sartorialità, consegnato alla milazzese Federica Mazzettini. Durante la serata, il cui fashion set è stato curato dalla dj Helen Brown, un ringraziamento speciale alla stampa che ha dato ampio risalto all’iniziativa e a Fabio Longo della RAI; sul palco anche gli studenti del Liceo artistico Basile con la presentazione degli abiti disegnati da loro e una targa ricordo consegnata dal deputato regionale Franco De Domenico; un ricordo speciale e commovente alla compianta imprenditrice messinese Mariagrazia Messina, per gli amici Marulla, che ha dedicato il suo lavoro alla moda e alla bellezza; l’annuncio della date dell’ottava edizione di MareFestival Salina Premio Troisi (11/14 luglio) con Nadia La Malfa; un omaggio al mare con il SISO project, ideato da Carmelo Isgrò e illustrato da Pierpaolo Ruello, per far nascere un piccolo Museo del Mare a Milazzo. Ad arricchire la cornice della serata una mostra di vespe d’epoca curata dal presidente del Vespa Club Taormina Francesco Cappello e le auto Kia Proceed e Kia Sportagee di Europa Auto Macrì. In passerella le acconciature sono state firmate dall’hair stylist Damiano Gentile di Gentile Group Compagnia della Bellezza, il make up da Gabriella Mustica de Il sole e la luna; le premiazioni personalizzate con creazioni di 4 Piazza Fulci Carla G e Gioielli Costa. Inoltre Ristorante Sacha e Hotel Royal le due location privilegiate dal Premio Madama per dare agli ospiti la massima accoglienza.