di Corrado Speziale –
La manifestazione si svolgerà a Rodia, villaggio messinese sulla via del Faro, Al premio, in ricordo del capitano Sebastiano Mafodda “Sulla scia di Alamak” – tra mare, arte e poesia – anche il contributo di Antonio Presti e Ornella Fanzone
L’Associazione Alamak – Sebastiano Mafodda, nata per mantenere vivo il ricordo del Comandante del “Segesta Jet” dopo il tragico incidente avvenuto nelle acque dello Stretto il 15 Gennaio 2007, in cui egli perse la vita assieme ad altri tre colleghi d’equipaggio, organizza, a Rodia, la seconda edizione della rassegna “Sulla scia di Alamak”, quest’anno dedicata al mare, all’arte ed alla poesia.
La serie di eventi, in programma dal 7 al 10 luglio nell’area antistante la Circoscrizione comunale, comprenderà la premiazione dei vincitori della seconda edizione del premio di poesia “Sebastiano Mafodda”, dal tema “voci e suggestioni dal mare”, prevista il primo giorno, in cui ricorre l’anniversario della nascita del Comandante del “Segesta Jet”; dibattiti e proiezioni di documentari sulle attività marinare; uno spettacolo musicale; ed infine una serata dedicata all’arte ed alla poesia, con filmati e trattazioni sulla loro forza generatrice di rinascita e bellezza.
Anche in questa seconda edizione, saranno di assoluto valore tutti i protagonisti che si alterneranno nelle varie serate. Infatti, nel corso della prima, mercoledì 7 luglio, per la premiazione del concorso di poesia interverrà, così come lo scorso anno, la poetessa messinese Maria Costa, personaggio simbolo nel panorama della poesia dialettale siciliana. Al suo attivo, la Costa, vanta circa 160 riconoscimenti, tra cui l’iscrizione nel registro “Tesori Umani Viventi”, assegnatele da parte di una unità del Patrimonio Unesco – Registro Eredità Immateriali della Regione Sicilia.
La seconda serata, giovedì 8, sarà caratterizzata dalla proiezione di filmati provenienti dal prezioso archivio Rai – Teche, facenti parte della rassegna di documentari “Azzurro quotidiano”, realizzati anni addietro nel mar Mediterraneo.
Le riprese RAI interessarono, allora, anche lo Stretto di Messina, ed alcuni uomini di mare, protagonisti del filmato, saranno ospiti della serata per raccontare impressioni, curiosità e retroscena di quei giorni trascorsi sulle feluche in compagnia di giornalisti e cineoperatori.
La terza serata, venerdì 7, sarà dedicata alla musica etno – folk del gruppo Sarva la pezza, band composta da 7 elementi, che si rifà a sonorità popolari tendenti a far riaffiorare le radici siciliane, unendole ai suoni del mondo, provenienti da Africa, Grecia, Messico, Spagna ed altre realtà mediterranee.
La serata conclusiva, sabato 10 luglio, sarà dedicata all’arte ed alla poesia come generatrici di bellezza, i cui protagonisti saranno Antonio Presti ed Ornella Fanzone.
Presti, fondatore e presidente di “Fiumara d’Arte”, da decenni impegnato all’insegna dell’arte e della bellezza attraverso innumerevoli opere ed eventi di straordinario valore, ultimo “Il Rito della Luce”, realizzato al solstizio d’estate a Castelbuono ed alla Piramide – 38° Parallelo di Motta d’Affermo, mostrerà e commenterà filmati sulle suggestive opere da egli fatte realizzare nei comuni della valle dei Nebrodi e nel quartiere catanese di Librino. La sua esposizione avrà come titolo “La politica della bellezza”.
A condividere la serata con il mecenate di Tusa, ci sarà l’operatrice culturale, esperta in comunicazione e giornalista, Ornella Fanzone, conosciuta per le sue partecipazioni e collaborazioni a numerosi eventi letterari e di carattere sociale ed educativo.
Il titolo del suo intervento sarà “Bellezza e poesia”.
Francesco Musciumarra, presidente dell’Associazione Alamak – Sebastiano Mafodda, nel ricordo dell’amico–comandante scomparso, conta di ripetere, nella rassegna di quest’anno, il successo della passata edizione, sempre con l’intento di sensibilizzare ed aggregare i partecipanti intorno alla cultura del mare, con i principi ed i valori che esso insegna a coltivare, come il rispetto e la solidarietà. Seguire la “Scia di Alamak”, quella stella tanto cara al Comandante, tra mare, arte e poesia, significa proprio concedere l’opportunità di oltrepassare i confini della banalità e dell’indifferenza, facendo rotta verso quello spiraglio d’orizzonte che solo una buona stella riesce ad indicare.