Il ritorno – sia pur con una formula ben diversa e decisamente più “leggera” rispetto al passato – del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini e il debutto nell’ambito della stessa manifestazione del Premio per l’editoria indipendente.
Il rilancio del Premio Vittorini costituisce un segnale culturale molto importante che non va solamente nella direzione di rendere omaggio alla memoria di uno degli autori più autorevoli del pensiero e della scrittura del Novecento Italiano, ma va anche a colmare un vuoto vistoso in un panorama letterario nazionale che, da sette anni, é orfano di una manifestazione che era diventata tra le più importanti e accreditate.
Il ritorno – sia pur con una formula ben diversa e decisamente più “leggera” rispetto al passato – del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini e il debutto nell’ambito della stessa manifestazione del Premio per l’editoria indipendente intitolato ad Arnaldo Lombardi, tenace editore e infaticabile operatore culturale siracusano di adozione che del Premio Vittorini fu l’ideatore e promotore, assume inevitabilmente – soprattutto in questo 2020 – un significato ancora più particolare e speciale.
La ripartenza del Premio in un anno nel quale, come la quotidianità ormai ci ricorda da parecchie settimane, questo stesso termine “ripartenza” è diventato centrale nell’agenda di ogni istituzione e di ogni famiglia, non può non avere – nella dimensione della “nostra” Siracusa – una valenza straordinaria anche nel segno di quel grande progetto di rigenerazione culturale al quale sto lavorando.
L’assessorato alla Cultura della Città di Siracusa non ha perso un solo istante quando, poco meno di un anno fa, l’Associazione culturale Vittorini – Quasimodo, con il suo presidente Enzo Papa che fu al fianco di Arnaldo Lombardi nel cammino delle prime diciassette edizioni del Premio Vittorini, ha rimesso con forza sul tavolo delle idee progettuali quella di far uscire, dopo sette anni, dal cono d’ombra questa prestigiosa manifestazione. E’ così iniziato un febbrile lavoro puntando innanzitutto su condivisioni di assoluto spessore come quelle con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa dell’Architetto Donatella Aprile e con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Quanto quella idea fosse giusta, e quale segno profondo avesse lasciato il “Vittorini” nel panorama delle manifestazioni italiane legate all’universo del libro, è stato di assoluta evidenza quando – grazie anche al lavoro di raccordo svolto dal neo segretario del Premio Aldo Mantineo e al prezioso contributo garantito da un partner di sperimentate capacità come la Confcommercio Siracusa e il supporto della Camera di Commercio del Sud Est – ad inizio anno abbiamo lanciato il nuovo regolamento e il bando di gara. Erano giorni nei quali il covid-19 appariva qualcosa di lontano rispetto a noi e non si aveva la percezione precisa di quel che, da lì a poche settimane, sarebbe accaduto. Nonostante quei giorni così complicati e le inevitabili difficoltà e incertezze generate da quella condizione, ben 25 autori di 14 case editrici diverse – e tra queste praticamente tutte le più conosciute a livello nazionale – hanno scelto di partecipare al Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini. Un successo andato oltre ogni aspettativa dal punto di vista quantitativo e soprattutto, scorrendo elenco degli autori, qualitativo. Adesso questa impegnativa corsa sta per arrivare, almeno per quest’anno, al traguardo. Volgendo un po’ lo sguardo indietro a quanto fatto – senza perdere di vista quanto ancora rimane da fare – mi piace scorgere, alzando lo sguardo in un punto indefinito di cielo, il sorriso sornione col quale osserva i nostri quotidiani affanni (quegli stessi che un giorno, in circostanze analoghe, erano i suoi) Arnaldo Lombardi. Con il ritorno di questo “rigenerato” Premio Vittorini la Città di Siracusa salderà anche il suo debito di riconoscenza verso uno dei più attivi “produttori” di cultura che qui hanno scelto di vivere senza esserci nati. Il conferimento della cittadinanza onoraria post mortem ad Arnaldo Lombardi, che Francesco Italia gli conferirà venerdì prossimo nel corso della cerimonia di consegna del Premio per editoria indipendente, sarà un modo per dire grazie a lui e per mettere al proprio posto un altro tassello nel grande mosaico culturale di questa Città.