Verso la fine di uno scempio urbano ed estetico, ma che diventa anche un problema di sicurezza.
Giovedì scorso il personale dell’ufficio tecnico comunale di Brolo ha, forzando gli ingressi, preso contezza dello stato in cui versa il fabbricato sulla “nazionale” da tempo ormai transennato e pericolante.
Dopo aver espletato la proceduta prevista per legge, il comune brolese ha di fatto presso possesso dello stabile, non avendo trovato alcun interlocutore attento alle sue istanze, e provvederà ora alla realizzazione di un progetto e quindi a far eseguire i lavori per mettere in sicurezza lo stabile, procedendo in danno nei confronti dell’attuale proprietà.
Una procedura complessa, anche per individuare il reale proprietario dello stabile, anche se oggi il comune pare possa solo interloquire, dopo i primi rilievi catastali solo col proprietario “storico” dello stabile, che uno volta ospitava il tabacchino, quello di Ugo Caranna, poi nelle sue parti superiori anche un prete, e una famiglia del luogo, per poi, ormai da più lustri essere totalmente disabitato, ma pare anche venduto a terzi.
Una situazione quella in cui versa il fabbricato, che si affaccia sul corso Vittorio Emanuele III^ di instabilità strutturale che oggi potrebbe compromettere anche le due abitazioni confinanti.
Dopo alcuni crolli iniziale, lo stabile venne, a sicurezza dei passanti, transennato, ma ora bisogna intervenire tempestivamente perchè diventa un problema oltre di sicurezza e di estetica, anche di salute pubblica, in quanto lo stabile inabitato, è diventato nel tempo ricettacolo di topi e animali vari.
Il risanamento urbano di quell’area era stato tra i punti del programma del sindaco Giuseppe Laccoto.