Ma l’assessore regionale farebbe bene ad accendere anche i riflettori sulle carenze dei servizi sanitari e sul rischio della chiusura del punto nascita. La politica dei fatti.
Scrive ieri su facebook l’assessore regionale alla salute:”Da giorni su tutti i giornali nazionali e regionali si leggono notizie sulle due suore che sarebbero in stato di gravidanza. Desidero esprimere la mia solidarietà anzitutto a loro e ai rispettivi ordini” e aggiunge, come riportato dall’Ansa: “Non entro nel merito di questa vicenda. Ma trovo ingiusto che sia diventata di dominio pubblico una notizia che sarebbe dovuta rimanere nel riserbo delle strutture sanitarie. Domani disporrò una indagine interna perché oltre i sensazionalismi esistono i diritti delle persone”.
Ben venga questa presa di posizione e che si faccia chiarezza sulla paventata ipotesi della violazione della privacy, ma nel contempo visto che la politica si muove, che questa dia anche risposte alla carenze dei servizi e intervenga per evitar la chiusura del punto nascita.