PROTESTA DEI TRATTORI – La marcia degli agricoltori da Falcone a Milazzo
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PROTESTA DEI TRATTORI – La marcia degli agricoltori da Falcone a Milazzo

da Falcone a Milazzo, si è tenuta una marcia che ha visto la partecipazione di trattori guidati dal leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca.

La protesta dei trattori non accenna a placarsi nemmeno in Sicilia, dove agricoltori e allevatori si sono uniti per manifestare il loro dissenso contro le politiche europee che stanno minando il settore agricolo. Sabato e domenica scorsi, la mobilitazione ha attraversato l’intero Paese, dalla Lombardia fino alla Sicilia, dimostrando la determinazione dei partecipanti.

Da Falcone a Milazzo, in provincia di Messina, si è tenuta una marcia che ha visto la partecipazione di trattori guidati dal leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. Quest’ultimo ha annunciato con fermezza la prossima manifestazione che avrà luogo il 14 febbraio, giorno di San Valentino.

Il sindaco di Taormina, presente alla manifestazione, ha espresso il suo pieno sostegno agli agricoltori e allevatori, sottolineando l’importanza di unirsi per ottenere risposte concrete dalle istituzioni. “Mercoledì 14 febbraio, saremo a Palermo, in Piazza Indipendenza, di fronte a Palazzo d’Orleans – ha dichiarato – perché è lì che dobbiamo far sentire la nostra voce, chiedendo rispetto e soluzioni tangibili. Esigiamo fatti, non chiacchiere, dal presidente Schifani e dai suoi collaboratori”.

La protesta è mirata soprattutto contro le politiche europee che, secondo i manifestanti, stanno causando gravi danni all’agricoltura siciliana. La complicità del governo Meloni è stata denunciata, accusato di aumentare le tasse anziché ascoltare le richieste del settore agricolo. Il sindaco ha ribadito la sua solidarietà con gli agricoltori e allevatori, dichiarando di essere al loro fianco in questa battaglia per difendere il futuro del territorio e delle sue risorse.

La marcia da Falcone a Milazzo rappresenta solo una tappa di un movimento che continua a crescere, alimentato dalla determinazione e dalla volontà di tutelare un settore vitale per l’economia e l’identità della Sicilia.

6 Febbraio 2024

Autore:

redazione


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