“Adesso diciamo basta! Capo d’Orlando non può e non vuole subire oltre le storture di logiche che appartengono al passato. Rivendichiamo con orgoglio la forza della nostra comunità, ma pretendiamo dalle Istituzioni un trattamento improntato al rispetto e all’equità”.
Con queste parole il Sindaco Franco Ingrillì ha contestato la comunicazione dell’Assessorato Regionale agli Enti Locali che assegna 280mila euro come Fondo Investimenti per l’anno 2018.
“Il riparto dei fondi è fatto sulla scorta dell’unico criterio della storicità – precisa il Sindaco – un criterio che ci penalizza fortemente e non mette in conto la realtà demografica e la crescita economica dei Comuni. Così, alcuni centri con popolazione simile o addirittura inferiore al nostro ottengono anche il doppio dei fondi. E’ un’ingiustizia di cui chiediamo conto alla Regione e per la quale vogliamo essere ricevuti dal Governatore Musumeci e dall’Assessore agli Enti Locali Bernardette Grasso. Proprio l’Assessore Grasso aveva avanzato la proposta di adottare un criterio diverso che tenesse conto della storicità e anche del numero degli abitanti, ma la sua proposta è stata respinta da logiche spartitorie e favoritismi che appartengono ad un passato che non vuole evidentemente scomparire. Non vogliamo penalizzare nessuno, ma chiediamo solo equità. Se le cose dovessero rimanere inalterate, possiamo anche rinunciare a questi fondi che pure ci servono per interventi sulle strade, sulla rete idrica e sulla fognatura. Confidiamo nel buon senso del Presidente Musumeci e dell’Assessore Grasso che, sono certo comprenderanno le nostre ragioni improntate unicamente ad un principio di oggettività e giustizia”
Il Sindaco Ingrillì ricorda poi che il Comune di Capo d’Orlando non ha ricevuto fondi per i trasferimenti ordinari:
“Ciò perché, giustamente, il Sindaco Sindoni aveva aiutato, come altri Comuni, a mettere in funzione la macchina dell’Ato Rifiuti attingendo con otto milioni al Fondo di Rotazione regionale. Doveva essere una partita di giro, con l’Ato che girava al Comune il ricavato della bollettazione e il Comune che restituiva i fondi alla Regione, ma il meccanismo si è inceppato con la messa in liquidazione dell’Ato Rifiuti. Così, subiamo la beffa da parte della Regione che si rivale sul Comune trattenendo le somme dei trasferimenti ordinari e non riusciamo a incamerare il dovuto da parte dell’Ato. Andiamo avanti con le tariffe comunali, dall’IMU all’acquedotto all’occupazione del suolo pubblico agli oneri di urbanizzazione, ma denunciamo con forza le ingiustizie che subiamo da parte delle Istituzioni superiori. Capo d’Orlando non ci sta e si farà sentire”.
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