“Sembrerebbe che gruppi di genitori si stiano organizzando per boicottare le prove invalsi”. E il Comitato dei Genitori si tira subito fuori.
Ad attenzionare il problema è Maria Ricciardello, il dirigente scolastico brolese (Brolo, Ficarra e Sant’Angelo di Brolo sono i paesi che rientrano in quest’istituto comprensivo).
Lo fa con un post su facebook, chiaro sintomo della problematica esistente, anche se usa il condizionale.
“Sembrerebbe che gruppi di genitori si stiano organizzando per boicottare le prove Invalsi non mandando i figli a scuola, domani e dopodomani.
Nel rispetto delle opinioni di tutti desidero ricordare ai genitori che le prove Invalsi sono attività ordinaria prevista dalla legge, ormai da anni.
Le finalità principali sono:
– Rilevare i livelli degli apprendimenti di base in italiano e matematica , in tutta la scuola italiana per dare un quadro del sistema scuola dal punto di vis…ta degli apprendimenti;
– Fornire alle singole scuole uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro.
Non mi risulta – scrive la dirigente – che nell’istituto comprensivo di Brolo qualcuno abbia paura delle prove Invalsi.
Se così non fosse vi chiedo: Cari genitori, quando i vostri figli saranno in terza media cosa farete?
Suppongo che per coerenza non li farete presentare all’esame di Stato perchè una delle prove obbligatorie è appunto quella Invalsi!”
Arriva immediata quella che sembra una puntualizzazione, e che comunque è un punto di chiarimento.
Il comitato dei genitori infatti tirandosi fuori evidenzia, ma tra le righe stigmatizza il fatto che l’idea del boicottaggio c’è ed è reale.
Infatti si legge:
“Avviso importante: nessuno sciopero é avallato da codesto direttivo.
Nessuno sciopero é stato organizzato da codesto direttivo.
Al momento ho notizie che alcuni rappresentanti delle seconde e delle quinte elementari vorrebbero boicottare i test invalsi.
Si lascia libertà d’azione”.
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