Congresso dell’U.P.I. a Roma: documento unitario dei consiglieri della provincia regionale di Messina sull’alluvione del 1 ottobre
AL PRESIDENTE DELL’UPI
AI PRESIDENTI DELLE PROVINCE ITALIANE
Premesso che, tra il 1° ed i 2 ottobre del 2009 la Provincia messinese veniva colpita da un violento nubifragio con straripamento dei corsi d’acqua e diversi eventi franosi, a cui è seguito lo scivolamento a valle di colate di fango e detriti.
Che, secondo il Dipartimento della Protezione Civile, in alcune delle zone colpite sono caduti fino a 220/230 millimetri di precipitazioni nell’arco di 3-4 ore.
Considerato che, l’evento ha colpito una zona immediatamente a sud della cittàdi Messina, lungo la costa jonica. I centri più colpiti sono stati Scaletta Marina, e diverse localitàdel comune di Messina: Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Altolia, Molino, Santo Stefano di Briga, Briga Superiore e Pezzolo. Si sono avuti anche ingenti danni nella frazione di Guidomandri Superiore e nelle altre localitàdel comune di Scaletta Zanclea e nel comune di Itala. L’evento franoso, ha investito anche la Strada statale 114 Orientale Sicula, l’autostrada A18 e la ferrovia Messina-Catania.
Valutato che, il disastro è avvenuto in una zona a elevato rischio idrogeologico, giàcolpita in precedenza da eventi franosi e alluvionali, ed ha causato oltre ad ingenti danni economici, 31 morti, 6 dispersi ed oltre 1000 sfollati.
Sottolineato il fatto che, sono varie centinaia di milioni di euro i danni calcolati, di cui almeno 30, alla infrastrutture viarie provinciali.
In considerazione del fatto che, tra le varie concause sono state individuate:
l’abbandono del territorio in termini di coltivazione agricola e gestione forestale, specie dopo i ripetuti incendi degli ultimi decenni che hanno depauperato le difese naturali del territorio
L’intensificarsi degli eventi di piogge torrenziali (Le variazioni climatiche dell’ultimo decennio le rendono più simili a tempeste tropicali).
L’estrema lentezza burocratica nella definizione e messa a punto dei piani di protezione ambientale e di messa in sicurezza del territorio.
La riduzione delle dotazioni finanziarie occorrenti allo scopo, dovuto a esigenze di programmazione finanziaria nazionale, regionale o locale.
Un’urbanizzazione cresciuta con scarsa attenzione nei confronti della natura dei terreni e delle particolari condizioni idrogeologiche.
Avendo riscontrato che, notizie poco accorte e superficialmente approfondite, hanno evidenziato nell’abusivismo la causa del disastro, con una distorsione mediatica dei fatti, che ha causato la scarsa attenzione e l’attenuata solidarietàmessa in essere rispetto ad altre tragiche vicende .
Tenendo conto che, diventa indispensabile ridefinire le prioritàd’interventi per il territorio messinese, mettendo al primo posto rispetto a qualunque altro tipo d’intervento programmatico e finanziario o di progetti infrastrutturali, la messa in sicurezza dello stesso, e la creazione di condizioni che riportino la realtàeconomica e sociale delle comunitàcolpite a livelli sostenibili e di sviluppo.
chiede all’assemblea congressuale delle Province italiane
L’approvazione e la condivisione del seguente documento con il quale inoltre si chiede:
Misure chiare da parte del Governo Nazionale e del Parlamento, con l’individuazione certa di adeguate risorse finanziarie ( rispetto all’entitàdei danni ) e dei processi da attivare per la messa in sicurezza dei territori e degli interventi atti a ricreare condizioni sociali ed economiche per la ripresa e lo sviluppo di quei territori.
La sospensione del pagamento di tasse ed imposte almeno per tutto il 2010 per le zone colpite dall’alluvione, per permettere al tessuto imprenditoriale di tornare al più presto alla normalità.
Deroghe al Patto di stabilitàper i Comuni colpiti dall’alluvione e per la Provincia Regionale di Messina, al fine di non considerare all’interno del patto di stabilitàle spese ordinarie e straordinarie sostenute da tutti gli enti coinvolti dall’alluvione.
Sospensione del pagamento, per tutto il 2010, delle rate semestrali di ammortamento dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, al fine di avere maggiori disponibilitàeconomiche per ripristinare con urgenza la rete viaria anche per il collegamento delle frazioni, la rete idrica, fognaria e l’impianto di pubblica illuminazione senza alcun aggravio di interessi di sospensione.
Individuazione della Provincia Regionale di Messina come soggetto attuatore nella gestione commissariale per l’alluvione, per le infrastrutture di competenza della Provincia, oltre che per svolgere quale ente sovra comunale, il ruolo indispensabile di coordinamento operativo e gestionale nei territori della proprio territorio colpiti dal disastro, oltre che per ricreare condizioni infrastrutturali adeguate alla rete viaria provinciale pesantissimamente colpita, e fondamentale non solo ai fini dei collegamenti, ma anche e soprattutto per l’effettiva valenza dei piani di protezione civile ( rischi idrogeologici e sismici), oltre che per il rilancio e lo sviluppo economico-sociale dei territori.
ÂÂ
della Provincia regionale
di Messina
ÂÂ