La Commissione europea ha approvato il Psr Sicilia. Per l’Isola ci saranno quindi 2,2 miliardi di fondi per il periodo 2014- 2020 (in realtà partirà ormai solo nel 2016). Di questi 1,3 miliardi di euro vengono dal bilancio dell’Unione europea e 874 milioni di euro di cofinanziamento nazionale.
Gli interventi del Psr Sicilia puntano in particolare alla competitività del settore agricolo e forestale, oltre che alla conservazione e valorizzazione degli ecosistemi, ma anche ad attività mirate a promuovere l’inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali.
Tra le priorità c’è quella della coltivazioni biologiche: secondo il nuovo PSR, circa 140mila ettari riceveranno un sostegno finanziario per convertirsi all’agricoltura ‘bio’ e altri 758mila ettari riceveranno finanziamenti per mantenere la loro produzione biologica.
Secondo i dati diffusi dovrebbero essere circa 1.800 le aziende agricole a ottenere aiuti per la ristrutturazione e l’ammodernamento e circa 1.625 giovani agricoltori potranno ricevere un finanziamento per il nuovo insediamento.
“Si tratta del più importante programma di Italia approvato insieme a quello della Puglia”, ha spiegato l’assessore Antonello Cracolici nel corso della conferenza stampa. In tutto saranno sei misure con diverse sottomisure. “Il tema dell’agricoltura non è solo sostenere l’agricoltura ma un settore capace di farsi economia”, ha aggiunto.
Tra le novità anche sostegno alle start up di servizi dedicati all’agricoltura e utilizzo di banda larga nelle isole minori con la realizzazione di cavidotti con Ustica, Pantelleria e Stromboli. “Già a metà anno inizieranno ad essere erogate una serie di risorse sopratutto dal biologico”, ha aggiunto l’assessore. In tutto già 500 milioni a bando.
“Adesso inizierà da parte della amministrazione una parte di incontri. Moltissimo intervento nel settore agricolo ma anche nel non agricolo, diversificazione e nel pubblico”, dice la dirigente generale Rosaria Barresi.
“Nel settore agricolo dobbiamo dare risposte in tempi ragionevoli”, ha aggiunto la Barresi.
Il 40% delle risorse sarà destinato all’ambiente secondo le priorità dell’Ue. Poi occupazione giovanile dove sono previsti 5000 nuovi investimenti per attività agricole.
Novità saranno anche le start up extra agricole che vede la possibilità di insediarsi anche ad imprese non strettamente agricole, specie per chiusura filiera e servizi alle imprese agricole.
Con nuovo Psr si vogliono realizzare altri 50 mila di ettari di biologico che si uniranno ai 250 mila già realizzati.(siciliaagricoltura.it)
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