PUNTI DI PARTENZA – La libertà è non avere mai paura!
Cultura, Cultura, Fotonotizie, In evidenza

PUNTI DI PARTENZA – La libertà è non avere mai paura!

spunti di riflessione a commento del dire di Liliana Segre

Alcune sere fa, in prima serata a “Che tempo che fa” su Rai 3, la senatrice Liliana Segre, intervistata da Fabio Fazio, ha fatto commuovere milioni di telespettatori.

La 92 enne, nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2018, ha risposto alle domanda del giornalista Fabio Fazio con una lucidità estrema e con un’intensità incommensurabile. Il suo racconto come sopravvissuta al campo di concentramento di sterminio di Auschwitz, la tragedia del proprio internamento, a soli 12 anni, nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. Il ricordo dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati nei campi di concentramento e i soli 25 sopravvissuti di cui Liliana, eroina di umanità, è testimone vivente.

La sua testimonianza è di toccante intensità: il racconto dell’evento delle leggi razziali in Italia, l’esperienza di sentirsi diversa dagli altri bambini, l’espulsione dalla scuola pubblica, la tentata fuga della famiglia in Svizzera, l’arresto e, infine, la deportazione.

Commosso e scosso anche Fabio Fazio nell’avere ricevuto, come risposta alla sua domanda sul fascismo, il seguente racconto da parte della scrittrice Segre che si è così espressa: «Avevo uno zio che era molto legato a mio padre e che era un convinto fascista. A prova di quanto detto le evidenzio che mio zio si sposò con la camicia nera perché era assai fiero e convinto delle sue idee fasciste. Purtroppo dopo le leggi razziali fasciste del 1938, che erano rivolte contro le persone ebree, il suo unico fratello-, che sarebbe mio padre-, assieme al suo papà vennero deportati nei campi di sterminio e lui non ebbe più modo di poterli rivedere mai più! Rivide solo me, la sua nipotina superstite dei nazisti e degli alleati fascisti di cui lui era andato fiero per molti anni. Inutile dirle che mio zio strappò dalle foto del suo matrimonio quella camicia nera! Azione che non gli consentì di rimediare all’errore di avere aderito al fascismo. Lo strazio più grande era sentirlo urlare la notte, durante il sonno, quando tentava di strappare i suoi cari da quel treno che li condusse alla morte».

Liliana Segre è una politica superstite dell’Olocausto e testimone attiva della Shoah italiana e dal 15 aprile 2021 è presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Liliana Segre è autrice di tanti libri tra i quali ricordiamo: “Fino a quando la mia stella brillerà”; “Scolpitelo nel vostro cuore”; “La memoria rende liberi”; “Ho scelto la vita. La mia ultima testimonianza…”; “Sopravvissuta ad Auschwitz. Liliana Segre testimone della Shoah”; “La colpa di essere nati”; “Una vita vale tutto”; “Non siate indifferenti”; “Scegliete sempre la vita. La mia storia raccontata ai ragazzi”; “Voci della Shoah”; ecc…

La senatrice ci insegna ad amare la vita nonostante tutto, ad amare il prossimo, a non cedere mai all’odio e alla vendetta e a non avere mai paura di manifestare il proprio pensiero, la propria fede e soprattutto a non avere mai paura di essere se stessi!

Salvatore Bucolo

29 Ottobre 2022

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist