PUNTI DI VISTA – “Ciò che non sopporto è il loro sorriso ebete”
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PUNTI DI VISTA – “Ciò che non sopporto è il loro sorriso ebete”

 

di Antonio Arena

Fateci caso, tutti da Di Maio a Salvini dalla Meloni a Martina davanti alle tv sorridono sempre.

Ce ne fosse uno che in questi difficili momenti mostrasse una faccia seria, giustamente preoccupata per una crisi sistemica che, se non risolta in tempi ragionevoli, rischia di fare molti danni all’Italia.

Forse ricordo male ma non mi sembra che le crisi politiche della tanto vituperata prima Repubblica fossero affrontate con tanta superficialità e leggerezza.

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E non ricordo che Berlinguer, Almirante, Craxi o Moro ridessero o sorridessero quando trattavano dei problemi del nostro Paese.

O, per restare ai giorni nostri, mica sorridevano la Merkel e Schulz nel lungo periodo delle trattative per un governo di coalizione in Germania. Ma a noi ci piace la battuta, la leggerezza (sia mai che gli italiani si incazzino veramente!!) ma di battuta in battuta, tra un sorriso e l’altro stanno trasformando il grande e nobile “teatro della politica” in un miserrimo teatrino di avanspettacolo di terzordine.

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E tra tali “teatranti” vi è chi già blatera di “nuovo colpo di stato” e di scelta presidenziale imposta “contro la volontà degli elettori”.

Non per difendere il tristo Mattarella ma se si guardassi per intero il video del suo intervento (o il resoconto integrale) si giungerebbe a conclusioni opposte.

Infatti ci sono motivi di ordine costituzionale, istituzionale e di opportunità politica per tale scelta presidenziale.

Di fronte alla palese impossibilità di formare una maggioranza parlamentare e poiché il governo in carica può solo trattare di ordinaria amministrazione, proporre un governo neutrale (che dovrebbe avere cmq il voto di fiducia) è l’unica soluzione istituzionalmente percorribile per trattare a pieno titolo talune emergenze italiane ed europee e per gestire la prevedibile fase di nuove elezioni.

Il governo Gentiloni come giustamente sostiene Mattarella non solo non può fare nulla in quanto dimissionario ma è “inopportuno che in quanto espressione di una maggioranza politica ormai superata, gestisca la eventuale nuova fase elettorale”.

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Quindi nessun ulteriore “colpo di stato contro la volontà degli italiani” ma semplice rispetto delle regole istituzionali. Ed è stato vieppiù rispettoso delle prerogative dei partiti che non ha mai accennato od invitato gli stessi a fare una nuova legge elettorale con premio di maggioranza. Unica soluzione ritenuta percorribile da tutti gli analisti ed osservatori politici “seri” per non ricadere nella stessa empasse di oggi.

Ed inoltre era l’unica soluzione praticabile.

Ipotesi 1: il governo neutro ottiene una fiducia “a tempo” su pochi punti, tratta su alcuni dossier europei (“piccole” cose, tipo il bilancio comunitario 2021-2027) ed evita l’aumento dell’Iva..e poi gestisce la fase elettorale (non sta al governo proporre una nuova legge elettorale ma se il Parlamento fosse composto da non irresponsabili la dovrebbero fare in tale sede).

Ipotesi 2: nessun voto di fiducia (neppure a tempo) e si torna a votare o a luglio o a dicembre. Ma questo l’ha gia detto Mattarella ieri. Ed è stato serio a non dare l’incarico né a Salvini né a Di Maio poiché se questi non avessero trovato la maggioranza in Parlamento (come era prevedibile) sarebbero comunque rimasti in carica per gestire la fase elettorale (nominando cmq per alcuni mesi sia i ministri che i sottosegretari!). Mattarella non c’è stato a questo giochetto e anche per questo gli sparano contro…per essere più preciso, sulle varie fasi della crisi Mattarella ha soltanto anticipato l’inevitabile.

Immaginate il primo incarico a Salvini: questo forma un governo e poi si presenta alle Camere (e intanto passa un mesetto, tra totoministri, presentazione alle due Camere del programma di governo, richiesta della fiducia, discussione biparlamentare, voto e più che probabile sfiducia).

Salvini quindi sale al Colle, rimette l’incarico a Mattarella il quale le accetta e dà l’incarico a Di Maio: stessa trafila e stesso probabile risultato. A quel punto avrebbe dovuto cmq dare l’incarico ad un governo neutro che avrebbe iniziato un percorso simile a quello che percorrera’ quello che nascerà a breve. E intanto si sarebbero sprecati mesi preziosi tra pseudo premier ed altrettanto pseudo ministri (ma tutti nel frattempo profumatamente pagati con i nostri soldi). Vi sembra una prospettiva seria?

 

8 Maggio 2018

Autore:

redazione


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