PUNTI DI PARTENZA – Per Roberto Speziale (Anffas) la Terza Repubblica dovrebbe basarsi su un nuovo patto di cittadinanza
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PUNTI DI PARTENZA – Per Roberto Speziale (Anffas) la Terza Repubblica dovrebbe basarsi su un nuovo patto di cittadinanza

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Nel caos del post elezioni, tra dichiarazioni, considerazioni, ipotesi di alleanze basati su conteggi numerici al pallottoliere, registriamo – fuori dal coro – il commento di Roberto Speziale.

 

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É il papà di Valerio, ragazzo con disabilità. É il Presidente Nazionale Anffas Onlus, una grande associazione di genitori, familiari e amici di persone con disabilità che opera sull’intero territorio nazionale da più di 50 anni. Roberto è il Vice Presidente vicario di Fish Onlus, componente del Coordinamento Nazionale Forum del Terzo Settore, coordinatore della consulta “disabilità e non autosufficienza” ed ancora è il Presidente della Fondazione “Comunità la Torre” a marchio Anffas. E’ stato componente dell’Osservatorio Nazionale sulle condizioni delle persone con disabilità presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (coordinatore del gruppo 1 sulla riforma del sistema di accertamento dell’invalidità civile, stato di handicap e disabilità) e dell’Osservatorio sull’Inclusione scolastica degli alunni con disabilità presso il MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca).

Una voce qualificata quella del presidente nazionale dell’Anfass che evidenzia: “In questi giorni ho ascoltato decine e decine di commentatori che hanno analizzato il voto.

Nessuno ha detto una cosa semplice: gli elettori hanno detto basta ad una politica che non si occupa dei problemi reali della gente, ma spesso la usa per i propri privilegi ed interessi.

Questa senz’altro è una analisi banale e per nulla raffinata o frutto di grandi ed argute riflessioni ma una semplice convinzione personale.

Quindi direi a coloro che volessero trarre un insegnamento dalla cocente sconfitta, ma anche a che è uscito vittorioso dalla competizione elettorale, che perseguire Il “bene comune” ed operare per garantire “l’interesse generale” in una società inclusiva e solidale, nella quale nessuno viene discriminato e lasciato indietro, potrebbe essere il punto di convergenza di tutte le forze politiche per avviare la “terza repubblica” con un nuovo patto di cittadinanza che coinvolga, responsabilmente, ogni cittadino Italiano.”.

Un bel punto di partenza e di riflessione.. per essere tutti migliori.

 

14 Marzo 2018

Autore:

redazione


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