PUNTO DI VISTA – Basterebbe un pò di marketing e la voglia di indignarci anche per altro
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PUNTO DI VISTA – Basterebbe un pò di marketing e la voglia di indignarci anche per altro

Le riflessioni di Salvo Messina sull’immagine distorta veicolata dalla tv sulla Sicilia e i Siciliani e quel che pensa Sara Gallo

La riflessione è di un ancora giovane manager siciliano.
Qualche giorno fa leggevo sui social la lettera di una studentessa siciliana che si scagliava contro i programmi Mediaset per il modo in cui rappresentano la nostra Sicilia.
Ho condiviso ogni parola di quello sfogo: lo spazio dato a “personaggi” come Angela da Mondello e ai due coniugi protagonisti della storia andata in scena all’hotel Eufemia sono solo alcuni esempi, senza contare i tanti drammi familiari ospitati a “C’è posta per te” ogni sabato sera, dove il 70% dei protagonisti sono Siciliani.
Ma aggiungo io, non è da meno la ribalta mediatica del Sindaco Cateno De Luca con le sue dirette seguite da centinaia di migliaia di persone che gli hanno fatto guadagnare uno spazio quasi costante a Striscia la Notizia tra urla, parolacce e pernacchie contro gli avversari politici e filoni di pane consumati nel centro di protezione civile.
Ma quello che mi fa riflettere è che nessuno si preoccupa che in questa terra c’è gente che studia, che si prodiga per il prossimo, gente che si distingue professionalmente e artisticamente, e che ogni giorno si confronta con il resto dell’Italia e del mondo per lavoro per studio e per tanto altro.
Nella maggior parte dei casi il primo approccio che gli viene riservato è un sorrisino di quasi scherno per l’immagine che abbiamo.
Per fortuna siamo “forti” da farli ricredere rapidamente!
Noi cittadini invece d’indignarci continuiamo a condividere i video fino a farli diventare virali.
Ma soprattutto non si indignano e non se ne preoccupano nemmeno coloro che hanno ruoli di comando , che chiusi nelle proprie stanze rimangono distaccati anni luce dalla realtà. In questa terra non siamo tutti arretrati e ignoranti come quelli che vengono mostrati.
Non siamo tutti negazionisti e convinti cantanti come Angela da Mondello, né tanto mento stupidi e privi di dignità come quelli dell’hotel Eufemia.
Siamo una terra meravigliosa fatta di lavoratori, studenti, professionisti seri che spesso buttano il cuore oltre l’ostacolo e molte volte devono percorrere centinaia di “km” in più (e non parlo solo di distanza fisica) per ottenere i risultati che in altre parti della nostra Italia sono normali.
Forse basterebbe comprendere che assieme alle tante infrastrutture che ci mancano, questa terra ed in suoi abitanti avrebbero bisogno di un po’ di Marketing che dia loro la giusta immagine.
La lettera

“Cara Mediaset, non siamo quelli che mostri in tv”: il duro sfogo di una siciliana indignata

Sara Giovanna Maria Gallo che vive ad Agrigento, è “una giovane studentessa che non si sente affatto una siciliana stupida, ignorante e capra” autrice di un post su Facebook che nelle ultime ore ha fatto il giro del web tra tanti  apprezzamenti, condivisioni e i commenti.

Destinataria della lettera social è Mediaset e, più in generale, quel tipo di televisione e di programmi tv che ultimamente sembrano accogliere soltanto un certo tipo di siciliani.

Da Angela da Mondello, diventata personaggio popolare per il suo “non ce n’è Coviddi” al recente caso del tradimento all’Hotel Eufemia sfociato persino in un’ospitata in diretta tv. Sono tanti gli esempi che il “siciliano incazzato” mette in fila uno dietro l’altro, esprimendo il proprio dissenso.

Ecco la sua lettera, dal titolo “Cara Mediaset, noi non siamo quelli che tu continuamente mostri in tv”.

«Cara #Mediaset, Vorrei dirti che noi Siciliani non siamo quelli che tu continuamente mostri in tv. Non siamo tutti delle persone insensibili, arretrate e misogine come quelle che mostri a #Cepostaperte.

Non siamo tutti negazionisti e convinti attori/cantanti come Angela da Mondello, né tanto mento stupidi e privi di amor proprio come quelli dell’hotel Eufemia, che la cara #BarbaraDurso si diverte ad invitare nei suoi programmi.

E non siamo nemmeno degli ignoranti menefreghisti e vandali come quelli mostrati da #StriscialaNotizia, la quale tra l’altro non si è presa nemmeno la briga di precisare che quel signore di Favara mostrato in questi giorni soffre di particolari disturbi, che giustificano il suo modo di comportarsi. No, Mediaset, non siamo tutti così, mi dispiace deluderti.

C’è gente che studia, che si prodiga per il prossimo e per il bene comune. Gente che si distingue professionalmente e artisticamente, non solo in Italia, ma nel mondo.

Ci tenevo a precisartelo, perché ho notato che quasi ti diverti a mostrare quanto ignoranti possano essere i Siciliani e a me questa cosa non va più bene. Soggetti simili andrebbero censurati e invece tu cosa fai? Li metti in risalto? Evidentemente sei caduta proprio in basso. Ragione in più per smettere di guardare i tuoi programmi».

Cari saluti.

Una giovane studentessa che non si sente affatto una siciliana stupida, ignorante e capra.

E Sara Gallo aggiunge:

Frequento la facoltà magistrale in Giurisprudenza all’università degli Studi di Palermo.

Negli ultimi due e mezzo, oltre a studiare ho svolto attività di promozione per il centro storico di Agrigento, tanto da essere dal sindaco della precedente giunta comunale “delegato sindaco per il centro storico” al fine di collaborare per la risoluzione di alcuni problemi dei quartieri storici della città.

Ad oggi, con l’elezione del nuovo primo cittadino, non ricopro più questo incarico, ma continuo ad impegnarmi e battermi per la risanazione del centro storico.

Un progetto che spero di portare a buon fine, presentato ufficialmente all’attuale amministrazione tramite una petizione popolare da me promossa, è quello di riuscire ad ottenere dei mezzi di soccorso, in particolare del corpo dei Vigili del Fuoco, idonei per poter intervenire nelle strette vie e nelle scale presenti nel centro storico di Agrigento, perché abbiamo avuto prova che vi potrebbero essere casi di emergenza in cui i vigili del fuoco si ritroverebbero in seria difficoltà ad intervenire in maniera celere ed in piena sicurezza per loro stessi.

Perché scrivo tutto questo?

Perché in poche parole mi voglio presentare come una giovane di belle speranze, che intende agire per il bene comune, perché ho fatto propria una frase di Gandhi “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

Ed è un cambiamento non impossibile per la Sicilia, perché è già in atto, nonostante qualcuno voglia sempre provare a tarpare le ali a noi giovani.

E nessuno deve permettersi di provare a dimostrare che la Sicilia continua ad essere quella terra di sciocchi e ignoranti, come lo siamo stati per un certo periodo purtroppo.

23 Febbraio 2021

Autore:

redazione


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