L’Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Sicilia plaude all’operazione condotta dai Carabinieri di Messina che da diversi anni conducono un indagine sull’organizzazione che gestisce le corse clandestine a Messina e scaturita oggi con l’operazione “Piste di Sabbia” che ha permesso di arrestare 20 persone su mandato della Procura della repubblica di Messina.
Per la prima volta si contesta anche a Messina il reato di associazione per delinquere finalizzata al maltrattamento ed all’organizzazione di competizioni non autorizzate tra animali introdotto dalla nuova normativa che tutela gli animali, svelando il pericolosissimo business che ruota intorno alle corse clandestine, cioè il mercato nero dei farmaci anabolizzanti.
Questi farmaci vengono impiegati in dose elevate per incrementare le prestazioni degli animali durante le corse. Legambiente chiede adesso che si proceda anche ad individuare le stalle realizzate abusivamente per avviare interventi di demolizione al fine dare un duro colpo al business delle corse clandestine a Messina eliminando le strutture funzionali alle stesse.
È necessario che tutti gli enti pubblici facciano la propria parte, l’azione di contrasto al fenomeno non può essere demandata solo alle forze dell’ordine e alla Procura ma è necessario anche un intervento della politica locale, a partire dall’Amministrazione comunale di Messina che ad oggi è totalmente latitante su questo versante come se il problema non li riguarda.
Ufficio Stampa Legambiente Sicilia
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