“Primo maggio di festa”.
Cantava così Claudio Lolli, pensando anche al Viet-Nam, e aggiungendo “e forse in tutto il mondo“. Ed era un giorno di festa anche a Brolo, e non perchè, negli anni settanta, le scuole erano chiuse, e tutti ne approfittano per andar scoprire la prima voglia di tintarella, quasi un anticipo di vacanze, ma perchè gli operai rivendicano un loro spazio.
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Si, perchè allora i lavoratori, quelli che festeggiavano davvero la “Festa”, erano quelli che lavoravano nelle piccole fabbriche senza sicurezza nè garanzie, come quelle di “spirito”, o del sapone, alla fornace con gli schizzi della “calce viva” pronti a bruciare occhi e pelle, o nei magazzini, a respirare l’acetilene delle stufe.
Erano quelli che zappavano la terra dei “padroni” o che caricavano i vagoni allo scalo ferroviario, di patate e limoni.
Braccianti d’inverno, pescatori d’estate, con le scarpe rotte tutto l’anno.
Erano gli operai – a cavallo degli anni sessanta\settanta – che votavano PCI, nonostante il “voto segnato” imposto per i Florena, i Gullotti ed altri papaveri democristiani di turno, dai proprietari terrieri locali.
Erano i Socialisti che frequentavano la sezione e che conservavano come immaginette sacre le figurine di Stalin e Togliatti e che da “rimunnaturi” stavano divenanddo i nuovi manovali dell’edilizia, sempre sotto padrone o che si erano “sindacalizzati” lavorando nei nuovi cantieri dell’autostrada appena aperti o nel sogno industriale della fabbriche di Patti… spezzatosi tra lotte operaie e cassa integrazione in un batter d’occhio.
Erano tempi difficili, con grandi contraddizioni sociali anche a Brolo.C’era il Patronato Scoastico. C’era l’Eca che forniva libri e scarpe ai più poveri, che guarda caso erano i figli dei braccianti e dei proletari; ed oltre al “voto segnato” che con cinque preferenze era un gioco individuarlo, ed il “sabbenedica” quello detto, a denti stretti, con lo sputoin bocca, e la coppola in mano, che andava sempre di moda.
Era difficile esprime un pensiero libero, per chi era l’ultima ruota del carro sociale brolese, dove – guarda caso – non c’era (e non c’è urbanisticamente parlando ancor oggi), una piazza dove incontrarsi, una società operaia dove confrontarsi, un dopolavoro per ritrovarsi… c’era solo la camera del lavoro per cerca di trovare chi difendesse i propri diritti.
Ed allora con umiltà il pensiero va, ancora una volta, ai fratelli Lenzo, Vittorio e Michele e a quei pochi che con lo sguardo fiero sfilavano il primo maggio come Giuseppe e Turi Lupica, Tindaro Castrovinci, ed ancora i Giuliano e i Bonina… (PS – se ci inviate altri nominativi di chi partecdipava a quelle manifestazioni e le foto di quegli eventi le pubblicheremo.)
Per i Lenzo, braccianti, con poche scuole nel cervello ma un grande cuore nel petto, dalle mani callose, dallo sguardo onesto, sfilare il primo maggio era un impegno e scendendo da Piana e da Iannello, spesso da soli, con la bandiera rossa in mano e la banda – alle loro spalle – che suonava l’internazionale, sfilavano per le vie di Brolo, rivendicando il diritto al lavoro, ma anche tanto altro. All’essere liberi di dire sono socialista. Sono comunista.
Uomini dallo sguardo fiero, mai domo, pur sapendo che l’indomani, nei magazzini, nell’agrumeto o semplicemente – per le loro moglie – andando a comprare il sale sarebbe stato un giorno più duro degli altri.
Ci fu l’anno in cui quel primo maggio, a Brolo, servì anche a ricordare, nel 1969, i morti di Avola del dicembre precedente.
La vernice su pezzi di cartone, che diventavano cartelli, ne rammentava i nomi ed i carabinieri seguivano il corteo, mentre qualche donnina impaurita chiudeva gli scuri di casa al passaggio del corteo, mentre i notabili del paese, seduti davanti la loro sezione, o al bar di Donna Rosa, li schermivano continuando a giocare la loro briscola.
Storie di lavoratori brolesi… come quelle raccontante nel docu-film di Italo Zeus che face conoscere a tanti un pezzo di storia del paese.
La morte di una bambina, i tumulti per il pane. Storia vissuta sulla pelle degli operai, riscoperta e rispolverata con un tardivo processo alla storia e con le riabilitazioni postume di quei braccianti.
Così in quel primo maggio diverso a Brolo, nel 1999, il paese fece il processo alla storia, riabilitando i 15 operai condannati nei moti del ’21.
Ed è giusto ricordare una “bella” Brolo, che volle chiudere – facendo pace – i conti con un passato inopportunamente dimenticato da tanti e per troppo tempo.
Un gesto di coraggio storico e correttezza politica.
I fatti accaddero il 14 marzo del 1921 quando una folla di dimostranti protestarono per il licenziamento di un giovane operaio, Carmelo Mirenda che lavorava in una “carcara” – la fornace dove si realizzava il citrato di calcio.
Ai dimostrati guidati dall’allora segretario della locale Camera del Lavoro, Salvatore De Riu, si erano uniti anche tanti cittadini che protestavano contro l’Amministrazione Comunale del tempo per la mancanza nel paese di una farmacia e del medico condotto. Durante la manifestazione, nei pressi della Chiesa Madre si accesero gli animi, ci furono le cariche dei carabinieri, molti giunti, per dar rinforzo a quelli della regia stazione, anche con il treno direttamente dalla compagnia di Patti. Da un lato i manifestanti con bastoni e pietre dall’altro militari ed agrari ben armati.
Furono sparati colpi d’arma da fuoco. Di fatto , alla fine si contarono diversi feriti e contusi da ambo i lati, ma rimase sul selciato anche il corpo di quella ragazzina che assisteva, dal marciapiedi, allo svolgersi della scena.
Con questo grave epilogo sanguinoso si chiudeva dunque il tumulto che determinava due distinti procedimenti, uno a carico di Domenico Gembillo, sospettato di essere l’autore del colpo fatale che determinò l’omicidio della Barà , ed un altro a carico di quindici tra operai e popolane (Giuseppa Marzullo, Calogero Ricciardi Calderaro, Carmelo Ricciardi Calderaro, Calogero Svelti, Nunzio Tramontano, Sebastiano Scaffidi Militone, Giuseppe Ceraolo, Giuseppe Princiotta, Vincenzo Avena, Carmela Casella, Carmelo Maniaci, Teodoro Fonti, Cono Pizzino, Salvatore Di Riu e Giuseppe Starvaggi Casella) che avevano partecipato agli scontri.
Ovviamente al tempo a Brolo i braccianti, i pescatori i raccoglitori di agrumi vivevano, come dice in alcune memorie Gaetano Piccolo, che assistette ai fatti, un clima di sudditanza ed il rapporto tra le famiglie degli agrari e degli operai era fortemente sbilanciato: Questo influenzò anche i rapporti con la magistratura ed il Gembillo venne prosciolto in camera di consiglio mentre gli operai e le donne che avevano partecipato alla protesta, a vario titolo vennero condannati e poi in appello i giudici calcarono ulteriormente la mano con condanne tra i tre ed i cinque anni e con ammende pecuniarie pesantissime per i tempi.
Ma il fatto oltre alla cronaca degli avvenimenti si ammantò di aspetti oscuri sui ruoli che alcuni protagonisti ebbero a partire dal mancato arrivo di un centinaio di operai che dovevano venir da Messina a dar manforte ai colleghi brolesi e che scesero a Patti; al ruolo del maresciallo Bollani; sul perché si tentò di uccidere il De Riu, poi ferito a bruciapelo con una pistolettata allo stomaco, che dopo 25 giorni d’ospedale fu bollato come sovversivo e di fatto si ritrovò disoccupato; ma dubbi e interrogativi sussistono anche sui reali motivi che determinarono il fallimento di tentativo di riapertura del processo, nel dopoguerra.
“Nessun processo sommario ai protagonisti di quei fatti – disse allora Salvo Messina il sindaco del tempo – oggi non servirebbe a nessuno anche perché è passato tanto tempo, ma semplicemente un atto di giustizia sociale per chi venne condannato ingiustamente perché semplicemente stava protestando per diritti negati … del resto la storia ed il tempo hanno già emesso quelle condanne morali che nei fatti non ci furono”
per leggere altre storie di Brolo e dei brolesi:
Socialisti a Brolo
1. “LA PIOVRA” – A Brolo è morto il Ninja del Castello
2. SCUOLE & TERRITORIO – I dieci anni dell’Alberghiero di Brolo
3. CENTRO STORICO – A Brolo, un premio che diventa punto di partenza per Altro
4. 1920\2020 – Brolo dall’Archivio Storico dei Pidonti
5. PERSONAGGI BROLESI – “Citta”, nella sua educata modestia è stata un piccolo pezzo di storia per tanti
6. TENNIS – Giovanni Giuffrè è Maestro Nazionale
7. TRISTEZZE – A BROLO CHIUDE BONFIGLIO
8. VIA TRENTO – Quando a Brolo era il cuore pulsante del commercio
9. IL PRESEPE BROLESE – L’arte fotografica e la fantasia di Tindaro Pindonti ci regala emozioni
10. MASTRO TODURU “U BARBERI” – Si è trasferito in paradiso
11. CASSETTI DELLA MEMORIA – Venghino signori, venghino! Il grande circo è arrivato a BROLO – Quando l’Ordine erano loro
12. BROTHERS & FOTO – LUCIO E UMBERTO IN UN DERBY FRATRICIDA TUTTO BROLESE… ERA IL 2009
13. FOTO E STORIA – Dentro uno scatto, quattro generazioni, e tutta la storia della “Marina”
14. DOLORI – UN PAESE RACCOLTO INTORNO AL DOLORE DI UNA FAMIGLIA PER LA MORTE DI STEFANIA
15. BELLE COSE – Belle Foto. Dieci anni, quando lo scoglio di Brolo divenne un’epica zattera
16. SAINT HONORE’ – Riapre a Brolo il bar pasticceria nel segno di Giovanni Denaro… continuità
17. MEMENTO – Quando andò via Nino Milone. Sedici anni ed un mese esatto oggi
18. IL RAGIONIER GAETANO – Negli anni Sessanta è stato l’uomo simbolo del Banco di Sicilia a Brolo
19. STORIE BROLESI – CINQUANT’ANNI FA… QUANDO INUZZA DIVENNE UNA STELLA
20. FOTO & FESTE – Buongiorno Primo Maggio
21. IL MARESCIALLO BASTONI – Era in pensione, ma il contatto con la gente e con le istituzioni era rimasto immutato
22. RINUZZO – Quando da Radio Brolo mandava i suoi saluti a tutti i bambini del mondo
23. L’APPUNTATO LAGUARDIA – Quando sotto la divisa batte un cuore
24. MAREGGIATE A BROLO – Racchiudono emozioni e sensazioni, e nello stesso tempo sono piene di suoni e di colori. Alcuni scatti tra presente e passato
25. CARMELO FONTI – Io e il Tennis … una questione di cuore, anzi di testa
26. SIMBOLI, FAVOLE, SOGNI… PRESENZE – A Brolo il “Cuore” di Ninuccio vive negli “Ossi di Morto” della pasticceria di papà Ignazio
27. ‘IL RIFUGIO NEL BOSCO – Una stele per ricordare Don Nunzio nelle faggete dei Nebrodi
28. U GHIANCHERI” – Con la morte di Don Turi, autentico “artigiano della carne”, tra politica, tifo per la juve e storie d’amicizia va via un altro pezzo di brolo
29. DON VINCENZO – Spirito indipendente, innato senso dell’imprenditoria , quella fatta in casa, una storia, la sua, che sembra il cliché di tanti film di successo
30. IL BELLO SEPOLCRALE – DI CERTO NON ABITA A BROLO
31. L’AVVOCATO PEPPINO GEMBILLO – A Quarant’anni dalla Sua Morte
32. SALVATORE RICCIARDELLO – Genio Creativo
33. VALERIO SPEZIALE – … sognando le Olimpiadi, ed intanto vince ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Montecatini Terme
34. 41 ANNI – a Brolo la ” Classe 1970″ festeggia con i due maestri
35. SANTI & SANTE – A Brolo, Santa Rita, una volta era, ma resta, al Festa dei Reduci
36. BROLO TRA VECCHIO E ANTICO – Fare i conti con le ignoranze e le omissioni di piani regolatori zoppi e le miopie della Soprintendenza
37. LINA RANDAZZO – E’ morta l’ultima maestra della prima grande scolarizzazione brolese
38. PRIMO MAGGIO A BROLO – Quando la banda suonava si sfilava sotto la Bandiera rossa
39. TRA MEMORIE & FUTURO – A BROLO SI FESTEGGIANO GLI OTTANT’ANNI DELL’AZIONE CATTOLICA
40. DON CONO “U SARTU”- Le sue mani si muovevano con disinvoltura, sulle stoffe “incimate” e ricordavano l’abilità dei chirurghi
41. NINO RICCIARDELLO – Il Piccolo “Principe”
42. “FEMMINELLO DI BROLO” – Una specialità di limone pressochè scomparsa … e non si può non ricordare Pippo Salvatore Gentile
43. RICORDANDOLO – Cono Bruno
44. MARIA MANERI – E’ stata la maestra di chi ha oggi sett’annni. Ma a Brolo in tanti la ricordano ancora
45. L’ADDIO A TURI ZIINO – Forse l’ultimo socialista storico di Brolo
46. BROLO, L’ULTIMO MAGAZZINO – “Il paese che non c’è più”
47. UOMINI & BETTOLE – TEPOROSI BARATRI DI VAPORI E DI GENTE, CONFINI VERSO LA TERRA DI MEZZO, SONO STATE UN “PEZZO” DI BROLO
48. PESCATORI – Attraverso alcuni scatti il “ti vogghiu cuntari…” dei pescatori
49. MEMORIA & RICORDO – Nei giorni dedicati a Paolo Borsellino pochi ricordano che Piera Aiello è cittadina onoraria di Brolo
50. DON CICCIO – IL POSTINO CHE SUONAVA SEMPRE DUE VOLTE!
51. DON NINO “CIURIDDU” – L’ultimo Sacrestano di Brolo
52. POETI BROLESI – Linda Scaffidi: “Quando la profondità vive nascosta nella superficie”
53. INCONTRI BROLESI – CARMELO E SALVATORE IN MARTINICA
54. OGGI E’ SANTA RITA – A Brolo era la Santa dei Reduci
55. BROLO – Quando il Paese fece un Processo alla storia, riabilitando i 15 operai condannati nei moti del ‘21
56. PROVOCAZIONI – A PARLAR DI CIMITERI SI PUÒ ANCHE MORIRE… OPPURE SOFFERMARSI A RIFLETTERE
57. SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
58. BROLO – Amarcord, la V A geometri si ritrova dopo 25 anni
59. LA FOTO – Amarcord brolese, il “Matrimonio”
60. “AMARCORD” BROLESI – Le Moto e i Vitelloni
61. DONNA CARMELA – Non negò mai un bicchier d’acqua a nessuno, dagli operai ai bagnanti e visse per decenni nel “casello” di Brolo
62. BROLESI – I Tripi, da generazioni apprezzati per la professionalità nel difficile lavoro di essere vicino alla morte
63. DON ENZO CARUSO – UN ANNO FA… A BROLO
64. SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo
65. FESTE E TERRITORIO – Oggi quella del Lacco
66. IL “BARONE” – DAGLI ABISSI ALLE INERPICATE VERSO I COMUNI PIÙ ALTI DELL’ISOLA
67. BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE
68. BROLO – Tutti meno uno
69. RICORDANDO IL VAJONT – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”
70. ANTONIO AGNELLO – La morte di un imprenditore brolese
71. BROLESI – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –
72. STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA
73. NUOVI POVERI – L’onorevole non arriva a fine mese
74. STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
75. SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO
76. RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo
77. POETI BROLESI – Vittorio Ballato
78. PERSONAGGi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè
79. NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”
80. MANGIAR BENE – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”
81. LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.
82. LA STAZIONE & BROLO – L’ULTIMO TRENO
83. DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO
84. DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana
85. CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”
86. CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo
87. CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”
88. BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
89. BROLO E LA GUERRA – A 70 anni dallo sbarco
90. BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”
91. BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)
92. BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco
93. BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”
94. BROLO – SI CELEBRA, TRA ANTIMILITARISMO E COMMEMORAZIONI STORICHE, LO SBARCO AMERICANO DEL 1943
95. BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943
96. BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati
97. BROLESI: JOE ZIINO – Un “pezzo” di paese che va via… in America
98. BROLESI: A “PUNTIDDA” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.
99. BROLESI, PIPPO CIPRIANO – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto
100. BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore
101. BROLESI – Tra ironia e amarcord
102. BROLESI – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò
103. BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta
104. BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955
105. BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”
106. Brolesi – Morire per un lavoro.
107. BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ
108. BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”
109. BROLESI – La buona pesca
110. BROLESI – La Bidella
111. BROLESI – L’atto di eroismo di Basilio Napoli
112. BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale
113. BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”
114. BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda
115. BROLESI – E loro andavano all’Università
116. BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista
117. BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.
118. BROLESI – “Reverendi”
119. BROLESI – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.
120. BROLESI – “Peppinello”
121. BROLESI – “All’ombra dell’ultimo sole”
122. ASSENZE – Ciao Giovanni.
123. ARTURO CARANNA – Un brolese “sovversivo”
124. ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
125. AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta
126. A PROPOSITO DEL GIRO – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano
127. PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE
128. DON CONO “U CHIAREDDU” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via
129. BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”
130. BROLESI – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino
131. RIVEDENDOLO – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori
132. BROLESI – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa
133. CONTRASTI – Quieto, irrequieto, inquieto, a Brolo “‘u Ploratu” mostra la sua suggestiva bellezza
134. RITRATTI DI BROLESI – Il paese che cambiava, era il 1957
135. STORIE BROLESI – Luca Buonocore… la Cina è vicina ed il Futuro è già realtà, anche dentro uno spot televisivo
136. BROLO, BROLESI E LA CHIESA – Dieci anni fa veniva ristrutturata
137. MAESTRI A BROLO, DOMENICO SIRAGUSANO – Improvvisamente mi torna in mente il mio maestro
138. BROLESI – I Contipodero, a cavallo di tre secoli
139. BROLESI – DON MICHELE IL “RAGIONIERE”. STAMANI I SUOI FUNERALI
140. BROLESI CHE VANNO VIA – La morte di Don Vasile, centenario del paese
141. BROLESI – “Vossiabbinirica,” Don Saro
142. BROLESI DI SUCCESSO – Diana Andreotti Al Virgin Australia Melbourne Fashion Festival
143. BROLESI TRICOLORI – Al Campionato Mondiale Della Pizza 2016 C’era Anche Francesco Bacina Iodice
144. BROLESI – I vent’anni del “Central”
145. NINO CAMPOCHIARO – Quando un eterno sognatore, che non si arrende mai, va via
146. BROLESI – A Rossella Bruno il iMig2016
147. LEO CARANNA – “La gente aspettava il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto
148. PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese
149. FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare
150. BROLO – Quando sbarcarono gli americani
151. DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis
152. “PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo
153. STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
154. ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
155. FOTO E SIMBOLI – Il 4 novembre, Don Santo, a Brolo, la Festa dei Reduci
156. LA MORTE DI UN ANGELO – Ninuccio che va via. Il dolore di tutti che abbraccia la sua famiglia
157. CANTERINI DI BROLO – Hanno fatto girare in 36 anni il Mondo intorno a Brolo
158. PER NINUCCIO – SCUOLE CHIUSE A BROLO, NEL POMERIGGIO, PER PARTECIPARE AI FUNERALI
159. BROLO SILENTE – PER NINUCCIO LACRIME E PALLONCINI BIANCHI
160. LUTTI – Brolo ha una “stella” in più
161. LA MORTE DI PIETRO MIRAGLIA – Il Giudice Brolese Si È Accasciato Durante Un’udienza. Inutili I Soccorsi
162. STORIE BROLESI – Trent’anni che sembrano ieri. Nella mostra alla “Multimediale” scatti inusuali di come eravamo
163. BROLO – La Mostra di com’eravamo sino al 6 gennaio alla Multimediale
164. STORIE BROLESI- Foto che fissano brindisi e incontri aziendali di fine anno, ma che dicono molto di più
165. UN AMORE INABISSATO SUI FONDALI DELLO SCOGLIO DI BROLO. Correva L’anno 1964
166. GIULIA PINO – Insegnò A Brolo. Anarchica, Socialista, Amava Le Recite E La Cultura… Lasciò Un Pianoforte Alla “Sua” Scuola
167. SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
168. RICORDANDO – 23 anni fa moriva Padre Lo Presti
169. CIAO GIOVANNI – E’ morto a Milano, forse l’ultimo “guascone” brolese
170. FUTURI GIA’ SCRITTI PER BROLESI DI ALTRA GENERAZIONE – Giuseppe amava già da bimbo le macchine da corsa, come suo nonno. Oggi ne progetta i motori e non smette di ricordarlo
171. BROLO – Com’era… Di cero c’è voluto un grande impegno per devastarla
172. EUGENIO FAVANO – “Brolo Giardinu all’orienti”
173. TRA MEMORIE & FUTURO – A BROLO SI FESTEGGIANO GLI OTTANT’ANNI DELL’AZIONE CATTOLICA
174. SANTI & SANTE – A Brolo, Santa Rita, una volta era, ma resta, al Festa dei Reduci
175. IL BELLO SEPOLCRALE – DI CERTO NON ABITA A BROLO
176. BROLO – LA POLEMICA DELL’ESTATE CORRE LUNGO LA PROCESSIONE DELLA BARCHE
177. FOTO, FEDE, ESTATE – LA PROCESSIONE DEL MARE.. A BROLO. QUANDO BASTANO DUE SCATTI PER RACCONTARLA
178. MAGIE IN CIELO – U JOCU DI FOCU. A BROLO, QUELLO DI FERRAGOSTO
179. OMAGGI – Don Lucio compie novant’anni… Auguri al più anziano dei pescatori brolesi
180. ‘U GHIANCHERI” – Con la morte di Don Turi, autentico “artigiano della carne”, tra politica, tifo per la juve e storie d’amicizia va via un altro pezzo di Brolo
QUANDO LA BANDA SUONAVA – “Primo Maggio a Brolo”
IL CUORE DI BROLO – Tra pubblico e privato… ai tempi del coronavirus
“GEREMIA” – Le piccole Ferrari del mare, “create” a Brolo in mostra anche al Museo Barca Lariana