Dalle passate polemiche di questi giorni sui social a quelle di ieri dove “vergogna” e “pagliacci” sono la sintesi verbale del consiglio comunale pirainese, luogo in cui ieri si è sfiorata la rissa in aula.
La bagarre di ieri sera
Il tutto si determina sul punto riguardante la modifica del regolamento comunale proposta dalla maggioranza.
Qui l’opposizione ha deciso di abbandonare i lavori dopo aver aspramente criticato quanto ci si apprestava a deliberare definendolo come una restrizione di democrazia.
Poi qualche parola di troppo, proveniente anche da chi già era fuori dell’aula, ed i toni del dialogo consiliare – già tesi – sono andari sopra le righe, richiedendo l’intervento della polizia urbana, presente in aula, per riportare la calma tra i consiglieri comunali.
Il consiglio comunale, in un clima ormai alterato, è proseguito senza la presenza dell’opposizione, e questo testimonia l’aria tesa e spigolosa che si respira nella Piraino-politica dove ancora i postumi della campagna elettorale sono lontani ad essere smussati.
Clima teso che si registra anche in varie polemiche, che affiorano sui sociali, legati anche alla cancellazione tra “gli amici” delle proprie bacheche personali – non istituzionali – di avversari politici, tacciate per chiusura al dialogo democratico ed a “un puerile tentativo di isolare i dissenzienti” – come lo ha definito lo stesso capogruppo d’opposizione, alle polemiche “pesanti” sul trasporto alunni ( questo solo negli ultimi giorni).
Le foto sono eloquenti.
In attesa di comunicati ufficiali registriamo quelli presi dai social.
Il primo è dell’ex presidente del consiglio, oggi assessore al turismo dell’esecutivo diretto da Salvatore Cipriano e l’altro, quello formulato dell’attuale Presidente del Consiglio .
Maria Miragliotta
Maria Teresa Maddalena
work progress
il video della seduta
aggiornamenti
“Contro i comportamenti prevaricatori e pregiudizievoli della maggioranza”
L’abbandono dell’aula consiliare da parte di tutto il gruppo di minoranza, in occasione dell’adunanza del 7 novembre scorso, ha inteso rappresentare un chiaro segnale di protesta contro i comportamenti gravemente prevaricatori e pregiudizievoli posti in essere dalla maggioranza consiliare a danno dei diritti e del ruolo politico-istituzionale dei consiglieri di minoranza.
Si rilevano in particolare:
- La reiterata convocazione del Consiglio Comunale senza la preventiva acquisizione delle obbligatorie determinazioni della conferenza dei capigruppo in ordine agli argomenti da trattare nell’adunanza consiliare. In poche parole, gli argomenti da trattare sono stati sempre stabiliti dalla sola maggioranza in aperto contrasto con l’art. 3quater del regolamento consiliare che affida invece tale importante funzione alle concordi determinazioni della conferenza dei capigruppo.
- Tra gli argomenti all’ordine del giorno, la proposta della maggioranza di modificare il Regolamento delle sedute consiliari con il chiaro intento di ridurre e censurare il ruolo e la funzione politico-istituzionale dei consiglieri di minoranza.
La proposta di modifica avrebbe comportato infatti:
- la sostanziale riduzione della conferenza dei capigruppo ad un nulla giuridico, una sorta di organo consultivo, convocabile o meno secondo l’arbitrario apprezzamento del presidente del Consiglio Comunale. E ciò all’evidente fine di rendere la minoranza del tutto estranea alla programmazione dei lavori consiliari ed alla determinazione dell’ordine del giorno delle sedute.
- la modifica dell’art. 19 Del Regolamento Consiliare – che consentiva ai consiglieri la possibilità di intervenire in qualsiasi momento della discussione per il richiamo all’osservanza del Regolamento in caso di palese violazione – con la proposta di consentire la c.d. mozione d’ordine solo in un intervento successivo, rendendo di fatto possibile e irreversibile l’avvenuta violazione del Regolamento stesso;
- l’attribuzione al Presidente del Consiglio del potere di allontanare coercitivamente i consiglieri dall’aula: un provvedimento gravissimo e senza precedenti, che inibisce l’esercizio del mandato elettivo a chi sta nell’aula consiliare per volere sovrano dei cittadini. E ciò, senza la preventiva individuazione normativa, sia pure in via esemplificativa, dei comportamenti suscettibili di giustificare l’esclusione. Potere esercitabile dunque secondo il libero apprezzamento del Presidente.
Tali modifiche sono state proposte ed approvate dalla maggioranza nell’ambito di una seduta consiliare scandita da una ridda di ripetute e inaccettabili violazioni del regolamento, sia da parte della maggioranza che del suo Presidente, tutte aventi l’unico fine di frustrare le prerogative della minoranza.
Si evidenziano tra gli altri:
- il tentativo di non trattare gli emendamenti proposti dalla minoranza (tanto che il Consiglio Comunale aveva deliberato di procedere senza la loro trattazione) fallito solo grazie all’Intervento del Segretario Comunale che non ha potuto fare a meno di rilevare la illegittimità di quanto stava accadendo.
- il rifiuto illogico ed irrazionale della nostra proposta di trattare separatamente e votare separatamente ognuno dei cinque articoli che la maggioranza proponeva di modificare e/o eliminare. Con la conseguente illegittima alternativa di approvarli o respingerli in blocco con un unico voto, senza dunque alcuna possibilità di votare a favore di alcuni e contro altri.
- il rifiuto presidenziale di concedere al capogruppo dell’opposizione il tempo di intervento di 20 minuti previsto dal regolamento per gli argomenti di particolare importanza (non si comprende, infatti, cosa via sia di più importante del regolamento che disciplina la vita del consiglio comunale e la formazione della sua volontà). Al chiaro fine di ostacolarne il pieno e compiuto esercizio del mandato elettivo gli è stato concesso solo il tempo previsto per la trattazione degli ordinari argomenti. Da qui l’impossibilità di spiegare e illustrare le ragioni che si opponevano alle modifiche proposte e la mortificazione del ruolo e delle funzioni dei consiglieri di minoranza.
Poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l’affermazione non veritiera della Presidente del Consiglio di aver inviato una PEC all’indirizzo di posta elettronica del capogruppo di minoranza per invitarlo ad un confronto.
Arrivate pure le fandonie del Presidente del Consiglio, la minoranza, a fronte della inaccettabile conduzione della seduta consiliare ha, per protesta, abbandonato l’aula.
Nessun insulto da parte della minoranza, nessuna rissa, contrariamente a quanto vorrebbero far credere i vittimisti seriali e l‘intera claque di Cipriano in febbrile attività sui social.
Come dimostrato dalla ripresa video del Consiglio che tutti possono rivedere, si è registrato solo il comportamento minaccioso del consigliere di maggioranza Nino Foti (allorquando la minoranza era già fuori dall’aula) fortunatamente bloccato dai vigili Urbani e l’epiteto pagliacci volato dal pubblico evidentemente incapace di reprimere un’incontenibile moto dell’animo provocato ed indotto dalla vergognosa conduzione del consiglio comunale.
Superfluo aggiungere che valuteremo l’opportunità di esercitare ogni giuridica azione di tutela innanzi ai competenti organi.
Il Gruppo Consiliare “Noi che amiamo Piraino”
Le controrepliche.
MariaTeresa Maddalena – presidente del consiglio
Non ho mai avuto bisogno di superlativi assoluti per definire la mia persona, ho sempre preferito che fossero i fatti a parlare.
Ho scelto di fare politica perché voglio mettermi in gioco in prima persona, trovando il coraggio di parlare con e senza microfoni, e l’inestimabile prova di fiducia che mi è stata data dalla gente di tutto il mio paese, nel quale sono nata e cresciuta, mi basta per non dare peso a quanti oggi, appigliandosi ora ad una parola ora ad un’altra, vorrebbero far credere il contrario. Vado fiera di ciò che sono, del mio operato e di quanto insieme al mio gruppo stiamo portando avanti.
Non sono certo delle vane parole a intaccare la mia onestà intellettuale.
Io ci sono stata, ci sono, e ci sarò.
Tutto il resto lo lascio giudicare a voi.
Salvatore Cipriano – il sindaco
Non sarà di certo il pusillanime tentativo di mistificare fatti con subdole tecniche di comunicazione, né tantomeno le risibili analisi di prezzolati commentatori, a scalfire la tua storia e ancor meno la bella persona che sei sempre stata nella nostra comunità. La trasparenza e la correttezza del tuo operato istituzionale è sotto gli occhi di tutti. Sono fiero del fatto che il Consiglio Comunale di Piraino sia rappresentato da una splendida persona come te.
La gente non è stupida, la gente ha visto bene cosa è successo e la gravità dei fatti accaduti…non saranno neanche i tecnicismi da azzecagarbugli a inficiare la correttezza delle modalità con cui svolgi il tuo ruolo!
Sempre a testa alta