Cosa quindi potrebbe accadere negli USA se dovesse vincere Trump?
Joe Biden, nel momento in cui annunciava il suo ritiro dalla competizione elettorale, ha detto: “Amo questo Studio, ma ancor più amo la Democrazia”.
Quella semplice frase, inserita nel breve ma fondamentale discorso con cui rinunciava alla sua candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti che le primarie gli avevano già attribuito, non era un semplice slogan elettorale a favore del Partito Democratico americano, ma la consapevole constatazione dell’importanza della posta in gioco. E volendo guardare in profondità i dettagli che riguardano la prospettiva di questa partita dobbiamo considerare che, valutata la situazione ed i protagonisti, non c’è in palio solo la “democrazia” da intendere come insieme di rituali che si compiono ciclicamente con urne, schede e matite. Perchè l’esercizio formale di un passaggio elettorale alla scadenza data, come è avvenuto per esempio in Russia, Bielorussia. Ungheria, Nigeria, Venezuele etc. non consente di considerare quei Paesi come governati da regimi assolutamente democratici.
Cosa quindi potrebbe accadere negli USA se dovesse vincere Trump?
Se uno, che secondo la stessa narrazione giornalistica americana appare come golpista, evasore fiscale e stupratore, ridiventa Presidente, significa compromettere, se non far cessare del tutto “l’Era Legale”, nei termini finora conosciuti, si potrebbe ripiombare in una fase regressiva, non solo dal punto di vista economico per via dei prevedibili dazi che il tycoon ha detto di voler reintrodurre, ma soprattutto sul piano dei diritti civili e delle conquiste sociali. Un tornare indietro, con effetti disastrosi e pressochè planetari. Quei ricorsi della Storia di cui parlava G.B. Vico.