Giunge alla seconda edizione “Terrazza d’Autore”. Questo è un progetto culturale ideato dal compianto Tiziano Granata con una rete di associazioni , tra cui il Cesas Onlus, l’Associazione di SAK BE, Legambiente Nebrodi, l’Associazione Network e realizzato con il patrocinio del Comune di Piraino. “Terrazza d’Autore” prevede incontri e dialoghi con autori di libri, saggisti, poeti selezionati su specifiche tematiche legate alla difesa del territorio.Attorno all’autore, di volta in volta, si svilupperà un dibattito con giornalisti, altri protagonisti o esperti del settore.
Gli incontri saranno ambientati al tramonto, nella suggestiva Guardiola del Borgo Medioevale di Piraino, un luogo di straordinaria bellezza, che da oltre 400 metri di altezza sovrasta con un panorama incantevole e mozzafiato l’intera costa da Milazzo e Cefalù con lo sfondo delle isole Eolie.
Al primo incontro, quello di oggi, venerdì 3 agosto 2018 sarà ospite Elia Minari, autore del libro-inchiesta “Guardare la mafia negli occhi” (edito da Rizzoli) e definito da “L’Espresso” il successore di Peppino Impastato, che per l’occasione racconterà l’esperienza civica di contrasto dei fenomeni malavitosi al Nord Italia portata avanti da lui e dell’associazione Cortocircuito a Reggio Emilia.
Ad intervistarlo Lorenzo Scaffidi (Canale Sicilia) e Massimo Scaffidi (Scomunicando).
Un incontro in esclusiva, da non perdere.
ALTRI INTERVENTI
“Terrazza d’autore” non è, però, solo il progetto letterario.
Accanto alla presentazione del libro, infatti, si susseguiranno una serie di iniziative collaterali che vedranno impegnati:Nino Bartuccio – Fotografo – Visit Piraino
Giuseppe La Rosa – Fotografo – Every Day Sicily
Socrate Verona
Musicista – Cantautore
Nadia Impalà
Musicista – Cantautrice
Un prezioso contributo in termini di supporto all’ottimizzazione di questo evento è stato inoltre dato dalle associazioni: ANNIBALE LO BIANCO e GRUPPO 29 FEBBRAIO.
In occasione dell’evento sarà possibile degustare prodotti tipici dei Nebrodi dell’azienda TI.PI.CA accompagnati dal buon vino delle cantine PINTAUDI o dall’aperitivo a cura del Bar del Centro di Piraino
Scrive l’Espresso:
[…] Iniziano con un giornalino che fa il giro di una dozzina di scuole. Non un giornalino qualsiasi, il foglio va oltre il resoconto delle attività scolastiche. Gli studenti-giornalisti si pongono delle domande, sono curiosi e iniziano a indagare sulla presenza della ’ndrangheta in città e provincia. Così producono la prima loro inchiesta, partendo da una semplice domanda: chi sono i titolari della discoteca dove gli studenti organizzano ogni anno le feste scolastiche di fine anno? Ebbene, scoprono che i proprietari hanno legami con i clan calabro-emiliani. È solo l’inizio, il collettivo si arma di telecamera e inizia a pubblicare sul web numerose indagini giornalistiche. Una in particolare farà il giro del Paese, quella sul Comune di Brescello. La docu-inchiesta porterà allo scioglimento del municipio di Peppone e don Camillo per infiltrazioni mafiose.
«Le celebrazioni sono spesso infarcite di retorica», riflette Elia Minari, il volto più noto del collettivo, «per ricordare Impastato è più utile portare avanti il suo lavoro, scandagliare la realtà in cui viviamo, illuminare i territori». A Minari è stato assegnato il premio Francese “giovani”.
Dalla Sicilia all’Emilia, nell’Italia unita dalle mafie, la voce di Peppino riecheggia ancora. Perché il tritolo, è vero, lo ha ucciso, ma non ha sradicato le sue idee. Rivivono in decine di esperienze collettive. Che resistono in quest’epoca in cui il giornalismo è sotto attacco dei poteri criminali. «Dai ragazzi, la mafia si può sconfiggere», ripete nelle scuole Giovanni Impastato, il fratello di Peppino. Forza, dunque, ancora cento passi.
A Messina il 2 agosto 2018 Elia Minari era tra gli assegnatari del premio Zappal, andato a tre figure che si sono distinte, a livello nazionale, nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso e nella diffusione della cultura della legalità:
– Caterina Chinnici, magistrato e figlia del giudice Rocco Chinnici, ideatore del pool antimafia di Palermo ucciso dalla mafia.
– Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito e autore del libro “Guardare la mafia negli occhi. Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord” (edito da Rizzoli).
– Piera Aiello, testimone di giustizia, vive in una località protetta per le sue coraggiose denunce.
Elia Minari ha tenuto in questi giorni 3 incontri pubblici in Sicilia, rivolti alla cittadinanza:
mercoledì 1 agosto 2018, ore 20.30,
incontro pubblico a Sant’Alessio Siculo, presso i Giardini di Villa Genovesi;
giovedì 2 agosto 2018, ore 20.30,
incontro pubblico a Santa Teresa di Riva, presso i Giardini di Villa Ragno;
e venerdì 3 agosto 2018, ore 21.00,
incontro pubblico a Piraino, presso il Belvedere (terrazza sul mare).
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Nei prossimi mesi sono previsti dei nuovi incontri pubblici a Pavia, Como, Brescia, Milano, Grosseto, Belluno, Reggio Emilia, Bologna, Palermo…
Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.negliocchi.it
Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
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