
Gli investigatori, durante un’indagine, erano venuti a conoscenza dell’esistenza di questo importante reperto nella zona archeologica dell’antica Kamarina, ma non si riusciva a localizzarlo.
Dopo vari tentativi, in data 18 agosto u.s., le ricerche si sono concluse con successo. E’ stata così riportata alla luce la fontana in pietra calcarea, che risulta composta da una vasca di raccolta del diametro di un metro e 60 centimetri e un pilastrino centrale con un foro per il passaggio dell’acqua, a zampillo.
L’intervento di recupero è effettuato unitamente a personale della Soprintendenza ai beni culturali di Ragusa al quale è stato affidato il reperto.