RAMON LA TORRE – Lettera aperta al ministro Cancellieri
Cronaca Regionale

RAMON LA TORRE – Lettera aperta al ministro Cancellieri

Ramon La Torre, orlandino, scrive una lettera aperta, e ne manda copia in Redazione,  la pubblichiamo….
Gentilissima ministro Cancellieri,

le sue parole di riprovazione verso quel gruppetto di gendarmi che manifesta cameratisticamente in difesa di colleghi rei di un crimine immondo sono apprezzabili e difatti, non è della maggioranza di loro che abbiamo mai temuto, ma piuttosto di quella minoranza incapace di rappresentarsi materialmente in uno stato di diritto.
Incomprensibilmente inadeguata a dare una degna forma alla difesa del cittadino comune e del bene collettivo.
Ne siamo sollevati.
Colgo l’occasione per ricordarle che il 30 di marzo in quel di Niscemi in Sicilia, con molti altri nostri/suoi connazionali, daremo voce, conforto e sostegno materiale a quanti in questi mesi hanno combattuto in prima persona una battaglia civile e pacifica in difesa del territorio e della salute.
Noi tutti, nella maniera più profonda, ci opponiamo all’impianto di una tecnologia qual è il MUOS, deviante rispetto al percorso per un modello di sviluppo che vorremmo intraprendere e soprattutto non conforme al ruolo che vorremmo dare alla nostra Sicilia quale capitale euromediterranea della cultura e della pace.
Ribadisco: CULTURA e PACE.
Questi temi e questa battaglia, hanno registrato condivisione e manifestazioni di adesione tali da permettere di pensare che la marcia di sabato sarà variamente e felicemente partecipata.
Quindi saremo in molti a Niscemi, con i nostri figli quale miglior battesimo per infondere loro principi di democrazia, partecipazione, orgoglio e amore per la nostra terra.
E’ superfluo ricordarle come la storia del nostro paese in ogni passaggio cruciale, da Portella della Ginestra a Genova, sia stata segnata sistematicamente da indicibili spropositi e deviazioni.
Oggi siamo ad un passaggio cruciale.
Non deve quindi assolutamente apparirle irriverente il mio sollecito ad un richiamo accorato verso ogni suo sottoposto e così via fino all’ultimo dei secondini, affinché si adoperino a difendere noi, che manifestiamo anche per il futuro dei loro figli da ogni forma di intollerabile eversione.

Difendiamo la nostra terra per difendere il nostro futuro.

Cordiali saluti e buon lavoro.
Ramon La Torre
30 Marzo 2013

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admin


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