Il randagismo continua a rappresentare un problema sociale e sanitario rilevante in molti comuni dell’area metropolitana di Messina.
lo scorso 18 ottobre si è svolta una tavola rotonda a Messina
Per affrontare l’emergenza, lo scorso 18 ottobre si è svolta una tavola rotonda dal titolo “Randagismo: una piaga sociale”, organizzata dal Comitato Provinciale Difesa Animali e Ambiente, in collaborazione con l’associazione Animal Lovers Odv. L’evento si è tenuto nella Sala “Rappazzo” del Palazzo della Cultura di Messina, riunendo istituzioni, associazioni animaliste e volontari per discutere delle azioni necessarie a contrastare un fenomeno che ha raggiunto proporzioni preoccupanti, in particolare per i gatti.
Partecipazione e Assenze
Al dibattito hanno partecipato figure istituzionali e esperti del settore, tra cui Giovanni Giacobbe, Garante regionale dei Diritti Animali; Massimiliano Minutoli, Assessore alla Dimora Animali e Volontariato per il Comune di Messina; Michelangelo Restuccia, responsabile per il Benessere Animale e la Lotta al Randagismo di Messina; e altre figure di rilievo nel campo della tutela animale. In videoconferenza, hanno preso parte anche Angelo Collura della LEIDAA e il sindaco di Messina, Federico Basile.
Tuttavia, la partecipazione degli altri comuni dell’area metropolitana è stata limitata, con solo Milazzo, Oliveri e Piraino presenti, nonostante molti avessero confermato l’intenzione di partecipare.
Le principali questioni fffrontate
Al centro della discussione vi è stata la necessità di attuare campagne di sterilizzazione mirate a contrastare la diffusione del randagismo. Il fenomeno, infatti, è particolarmente allarmante per i gatti randagi, le cui colonie sono in costante aumento. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di dotare i comuni di strutture sanitarie dedicate alla sterilizzazione, al ricovero e alla cura degli animali, sia nella fase pre-operatoria che post-operatoria. Durante l’incontro è stato evidenziato anche il ruolo fondamentale del microchip per i cani, uno strumento che consente di responsabilizzare i proprietari e di prevenire l’abbandono degli animali. L’obbligo di rispettare le leggi in vigore, in particolare la Legge nazionale 281/1991 e la Legge regionale L.R 15/2022, è stato ribadito, richiamando i comuni a dotarsi di oasi feline e canili sanitari per permettere al servizio veterinario di svolgere le proprie funzioni istituzionali.
La collaborazione con il Volontariato e la necessità di sensibilizzazione
Il volontariato è stato riconosciuto come un elemento fondamentale nella gestione del randagismo sul territorio. Le associazioni di volontariato spesso suppliscono alla carenza di intervento da parte delle istituzioni, operando in prima linea per il recupero e la cura degli animali randagi. Tuttavia, come dichiarato dall’Assessore Minutoli, è necessaria una maggiore collaborazione tra volontari e istituzioni per contenere un fenomeno destinato a diventare incontrollabile se non adeguatamente affrontato.
La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”
Un altro aspetto centrale emerso durante la tavola rotonda è la necessità di promuovere una cultura del rispetto degli animali a partire dalle scuole primarie, con campagne di sensibilizzazione che mirino a instaurare un rapporto positivo tra uomo e animale. Inoltre, è stato sottolineato l’importanza di formare nuovi volontari e incentivare le adozioni dei cani presenti nei canili, contribuendo a ridurre il costo sociale legato al loro mantenimento.
Gli impegni futuri
Il Garante per i Diritti degli Animali, Giovanni Giacobbe, ha lodato l’iniziativa, definendola un successo per essere riusciti a riunire tante realtà diverse attorno a un unico tavolo di confronto. Ha promesso di impegnarsi affinché tutti i comuni si adeguino alle normative vigenti e implementino le misure necessarie per la gestione del randagismo.
L’incontro ha ribadito la necessità di un impegno maggiore e coordinato da parte delle istituzioni, che dovrebbero agire con determinazione per garantire il rispetto delle leggi e collaborare più strettamente con il volontariato, al fine di combattere efficacemente il randagismo e migliorare il benessere degli animali sul territorio.
La richiesta di tavoli tecnici
Il Comitato Provinciale Difesa Animali Ambiente ha espressamente richiesto che periodicamente si tengano TAVOLI TECNICI con i rappresentanti delle Istituzioni preposte e del Garante Regionale al fine di seguire l’evoluzione del fenomeno e predisporre linee guida e protocolli applicativi della normativa in materia in grado di chiarire, ove necessario, modalità, iter e competenze, evitando così i rimpalli di competenze che, di fatto, penalizzano l’opera di quanti, associazioni e volontariato spontaneo, si adoperano per la risoluzione della grave emergenza.