Sono nuovamente in allarme i circa 20 lavoratori del settore della sicurezza che hanno partecipato ad un bando di selezione della Sogas, la società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto, nel 2013 per l’internalizzazione del servizi odi vigilanza, che al momento è gestito da una ditta esterna.
di Cesare Pellegrino
Queste guardie giurate hanno anche seguito i corsi di formazione messi a punto per loro a spese della Sogas e hanno conseguito un’abilitazione, con la rassicurazione di essere al più presto immessi in servizio. Questo non si è mai verificato nonostante in passato vi siano state diverse occasioni di chiarimento con tutti soggetti interessati. Oggi, che la Sogas è in attesa dell’accoglimento da parte dell’Enac del piano industriale presentato che prevede anche l’internalizzazione di diversi servizi, questi lavoratori vengono a conoscenza, attraverso un recente incontro con il presidente del Cda Bagnato, del fatto che la loro internalizzazione non è prevista e che presto verrà pubblicato il bando per rinnovare il servizio esterno. Ovviamente questa comunicazione li ha messi sul piede di guerra e minacciano di rivolgersi alla Procura della Repubblica. Oggi ribadiscono il loro diritto ad avere questo lavoro, sancito da una selezione pubblica e da corsi di formazione ad hoc. Inoltre rivendicano il fatto di non avere potuto, nel frattempo accettare altri lavori, in quanto l’accordo con Sogas prevede che loro debbano mantenere il requisito della disoccupazione per essere assunti. Una situazione che, praticamente, non dà vie d’uscita, se non quella del legittimo ricorso all’internalizzazione del servizio di sicurezza.
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