“Il ricorso all’esercizio provvisorio e’ una necessita’ che abbiamo subito e non e’ certo una scelta. Infatti, la manovra di risanamento e di sviluppo che il governo regionale sta portando avanti deve fare i conti con questioni lasciate per anni irrisolte e tiene conto della scure finanziaria che il governo nazionale ha lanciato sulla Regione e sugli Enti Locali siciliani”.
Lo ha detto l’assessore per l’Economia Gaetano Armao intervenendo al convegno del Pd sulla finanziaria.
Armao ha elencato i tagli finanziari imposti dal governo nazionale con la manovra finanziaria: un miliardo di euro di minori impegni imposti nel triennio, 350 milioni di euro in meno ai comuni e alle province della Sicilia, 750 milioni di euro di tagli ai fondi Fas.
“A queste rigidita’ – ha spiegato Armao – si deve aggiunge la necessita’ di aver indicato dallo Stato la nostra quota di compartecipazione al Servizio sanitario nazionale. Non essendo piu’ in vigore la norma che fissava al 49,1 per cento la quota a carico delle tasche dei siciliani essa dotrebbe scendere al 42,5 per cento. Ma ci vuole in tal senso una precisa decisione statale che ad oggi non c’e'”.
“Vi e’ poi – ha aggiunto l’assessore – la necessita’ di concordare col Governo nazionale il patto di stabilita’. Mentre per le regioni a statuto ordinario l’iter e’ stato definito giovedi’ scorso, per le speciali occorre portare avanti una specifica trattativa che richiedera’ certamente qualche settimana di tempo”.
“”Senza questi elementi di certezza – ha concluso Armao – ‘si danno i numeri’e noi non intendiamo certo ‘darli’, volendo fare una manovra di serio risanamento e di sviluppo per persone e imprese”.