Accorinti è sembrato emozionato, a tratti spaesato, spesso il suo discorso si è interrotto tanta era l’emozione di vedere una folla così numerosa oltre ogni più rosea aspettativa. È prematuro fare calcioli e percentuali, ancora non è ufficiale neanche la data delle prossime elezioni amministrative, ma in riva allo Stretto sono in molti a pensare che Accorinti possa rappresentare più di un semplice “terzo incomodo” per i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra, che ancora devono sciogliere le remore circa i nomi dei candidati per il ruolo di primo cittadino.
Della presentazione della candidatura di Accorinti deve balzare agli occhi innanzitutto l’enorme partecipazione non solo di personaggi pubblici messinesi, ma anche di cittadini accorsi ad ascoltare un personaggio che da anni è il simbolo di battaglie civiche come la classica opposizione alla costruzione del Ponte sullo Stretto, allo spostamento della biblioteca comunale per salvaguardare i manoscritti, fino all’appoggio garantito agli occupanti del Teatro in Fiera ribattezzato “Pinelli”.
Prima dell’intervento di Accorinti hanno preso la parola la sindacalista Francesca Fusco, il maestro di musica Giovanni Renzo, l’attivista ambientale Anna Giordano ed infine Gianluca Manca e Piero Campagna che hanno voluto ringraziare pubblicamente Accorinti per il proprio impegno verso i rispettivi familiari vittime della mafia.
Nel proprio intervento pubblico Accorinti ha voluto specificare come il futuro e la salvezza di Messina passi dalla valorizzazione degli spazi culturali ed una più elevata trasparenza delle pubbliche amministrazioni “ bisogna avere fiducia nei giovani e negli uomini, ognuno di noi deve trasmettere la propria energia positiva io ci credo – ha dichiarato pubblicamente Accorinti – bisogna capire che la salvezza della città passa attraverso l’affermazione del principio di comunità, una volta diventati comunità capiremo l’importanza di seminare adesso per avere qualcosa di buono in un futuro che può anche non prevedere una nostra presenza fisica. Io voglio dedicarmi a battaglie trasversali, non penso che un quadro sia di destra o di sinistra, però è fondamentale creare qualcosa per rendere questa città adatta per un ragazzo cosa che allo stato attuale non è.
A Messina – ha poi continuato Accorinti – non esiste verde pubblico, non esistono luoghi di sfogo artistico per i ragazzi, nella mia vita ho girato tanto e credetemi noi abbiamo un enorme potenziale culturale totalmente inespresso. Per quel che mi riguarda ribadisco pubblicamente che rinuncerò al mio stipendio da sindaco visto che, essendo docente, sono già dipendente pubblico.
Inoltre tutte le fatture e le spese che si faranno nei viaggi saranno tutte on-line e gli assessori in trasferta andranno nei Bad and Brekfast non egli alberghi a cinque stelle”. Accorinti ha poi pubblicamente attaccato coloro che si sono schierati contro la legittimità dell’occupazione del Teatro in Fiera “ Molti si stanno trincerando dietro la scusa dell’inagibilità del Teatro in Fiero per metterne in discussione la legittimità se non, addirittura, la legalità dell’occupazione.
Io dico che non è illegale ciò che questi ragazzi stanno facendo ma lo è ciò che la politica amministrativa degli ultimi vent’anni ha fatto al Teatro in Fiera”.
Antonio Macauda
