Repliche – Quella di Giuseppe Miraglia – “Non è mia abitudine rispondere a pettegolezzi … “
Dal Palazzo, Istituzioni

Repliche – Quella di Giuseppe Miraglia – “Non è mia abitudine rispondere a pettegolezzi … “

GiuseppeMiragliaa canale sicilia

Il presidente del consiglio comunale brolese non si tira indietro, e dopo la querelle in aula, relativa alla non autorizzazione,  a “CanaleSicilia”,  di poter effettuare delle riprese, in quanto non autorizzati, precedentemente,  replica – istituzionalmente – duramente a quanto pubblicato dalla stessa testata.: “Non è mia abitudine rispondere a pettegolezzi o prendere parte a scaramucce dettate dalla passione del momento, ma alcune puntualizzazioni vanno fatte, per tutelare la mia immagine, la professionalità e la dedizione con cui svolgo il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Brolo, ed inoltre è mio dovere tutelare l’integrità degli atti dell’assemblea che presiedo”. Il testo integrale del comunicato e l’articolo di Canale Sicilia.

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Non è mia abitudine rispondere a pettegolezzi o prendere parte a scaramucce dettate dalla passione del momento, ma alcune puntualizzazioni vanno fatte, per tutelare la mia immagine, la professionalità e la dedizione con cui svolgo il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Brolo, ed inoltre è mio dovere tutelare l’integrità degli atti dell’assemblea che presiedo

Rispondo all’articolo di “Canale Sicilia” che è altamente provocatorio, colmo di disinformazione, quasi offensivo nei confronti della mia persona, nei confronti degli uffici comunali e della segretaria comunale, solo per completezza di informazione  e per dovere nei confronti dei cittadini Brolesi.

All’operatore video D’Arrigo, che non ha fatto pervenire allo scrivente una richiesta di permesso per riprese audio/video e non al direttore della testata on line Giuseppe Condipodero padre del capogruppo di minoranza Cono,  ho personalmente richiesto, in maniera assolutamente cordiale ed educata,  di non effettuare riprese.

Il tutto, in piena linea con quanto di mia competenza, come previsto dall’art. 2 del “regolamento per le riprese audio e video del consiglio comunale” [pubblicato a margine del comunicato stampa]

I regolamenti vanno rispettati, è inutile ricordare ai lettori se in passato non si è stati contestati o meno.

Francamente, ritengo che non sia mai mancata da parte mia la trasparenza che l’amministrazione e la sua maggioranza hanno sempre propugnato,e la partecipazione cittadina ad ogni consiglio comunale come anche il diritto di cronaca sono garantiti non solo dalla diretta streaming che è nella disponibilità di chiunque voglia seguire i lavori d’aula ma non sia nella possibilità di presenziarvi, ma anche dalla possibilità di visualizzare anche dopo la diretta dello stesso, in una apposita sezione del sito istituzionale, tutto l’archivio video delle sedute integrali dei consigli comunali , dal 24 luglio 2012 all’ultimo di pochi giorni fa.

Voglio inoltre ricordare brevemente quelli che dovrebbero essere i criteri fondamentali per la divulgazione delle notizie credo sia interessante :

consiglio comunale brolo luglio 2015 3

Tutela della personalità altrui;

Obbligo inderogabile del rispetto della verità sostanziale dei fatti;

Rispetto degli ideali della lealtà e della buona fede;

Obbligo a rettificare notizie inesatte e a riparare eventuali errori (già presente nell’ordinamento: art. 8 l. 47 del 1948, nota come Legge sulla stampa)

giuseppe miraglia settembre 2015

Sempre per corretta informazione giova ricordare che prima del mio divieto, all’operatore di Canale Sicilia era stato chiesto, sempre in maniera garbata, da una agente di Polizia Municipale, in servizio nell’aula, di interrompere le riprese in quanto non autorizzate.

Invito che è stato bellamente ignorato dal signor D’Arrigo che anzi con sfrontatezza ha proseguito nella propria attività.

Ci tengo a sottolineare ulteriormente che il diritto di cronaca non è MAI stato negato  a nessuno.

La testata del neo direttore Condipodero, padre del consigliere di minoranza Cono, ha potuto assistere, come sempre, alla seduta e così sarà anche in futuro.

Ovviamente per le riprese dovrà attenersi al regolamento.

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Ferma restando l’opinione personale da lettore e attore delle vicende che faziosamente vengono riportate su quel giornale on line, che nessuno può contestarmi, ma che non inficia affatto la mia linearità nella gestione dei rapporti tra istituzione e informazione, come ho fino ad oggi dimostrato.

Ad esempio mi sarebbe piaciuto leggere dei preziosi contributi chiarificatori dati ai consiglieri ed alla cittadinanza tutta da parte della dott.ssa Curasi sull’ipotesi di bilancio riequilibrato e dall’ing. Giuseppe Zaffino tecnico incaricato per redigere il piano ARO, ma questo evidentemente non è stato ritenuto degno di menzione dalla redazione.

Facendo focus sui fatti l’urgenza per l’adunanza (che era stata concordata in conferenza di capigruppo diversi giorni prima della convocazione ufficiale, come da verbale) poteva essere contestata in aula e in tal caso messa ai voti, se il Consiglio si fosse espresso contrariamente la riunione sarebbe stata rinviata.

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Allego  a supporto delle mie parole – scrive Miraglia nel suo comunicato – una dichiarazione ufficiale sull’argomento della segretaria Comunale Dott.ssa Carmela Stancampiano per spazzare via ogni minimo dubbio sulla regolarità della convocazione dei lavori del consiglio comunale:

Le convocazioni dei consigli comunali hanno una disciplina diversa a seconda se sono ordinarie (non urgenti) e straordinarie (urgenti).

Tale distinzione incide sul termine di consegna ai consiglieri dell’avviso di convocazione con l’elenco degli oggetti da trattare (almeno 5 giorni prima di quello stabilito per l’adunanza, per le riunioni ordinarie; almeno 24 ore prima per quelle straordinarie).

La valutazione della necessità e dell’urgenza che è di competenza del Consiglio Comunale è implicita qualora il consiglio si pronunci sugli argomenti all’ordine del giorno.

La norma lascia all’apprezzamento di chi convoca il consiglio di valutare i motivi per riunire il consesso a termini abbreviati, con espressa facoltà al collegio deliberante di richiedere il rinvio di quegli argomenti, che, prima di essere trattati , abbiano bisogno di una approfondita conoscenza .

In tal caso, la proposta di rinvio deve essere regolarmente formulata e sottoposta a votazione, ed, in caso di accoglimento, per determinazione dello stesso consiglio può essere differita anche al giorno seguente”.

consiglio comunale brolo settembre 2015 1

Ribadisco e sottolineo che nessun regolamento è stato violato e nessun diritto è stato leso.

Temo piuttosto che abbia ragione il Sindaco quando, in un passaggio importante del suo intervento in aula, sottolineava come ormai vista l’inesistenza di irregolarità amministrative, non potendo attaccare  la legittimità e regolarità degli atti dell’Amministrazione Comunale si punta soltanto a sferrare irrispettosi attacchi personali ad amministratori e funzionari comunali.

Auspico e mi auguro che questo  non diventi una malsana abitudine.

Voglio chiudere con serenità, condizione emotiva che mi contraddistingue tendendo virtualmente (di persona quando volete) la mano alla Redazione di CS, invitando la stessa ad eliminare quella brutta immagine nera dal vostro articolo sull’ultimo consiglio comunale che mal si addice alla nuova situazione politica brolese,ed invitando la stessa a cambiarla con qualche bel fermo immagine del nostro Comune

Per quanto riguarda il futuro invito la redazione di CS a rispettare la tempistica del nostro regolamento e sarò felice di valutare una vostra eventuale richiesta di riprese audio/video per il prossimo consiglio comunale

Tanto si doveva ai miei concittadini

cordiali saluti

Giuseppe Miraglia
Presidente del Consiglio Comunale.

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ART.2- REGOLAMENTO PER LE RIPRESE AUDIO E VIDEO DEL CONSIGLIO COMUNALE

“Il Presidente del Consiglio Comunale è l’autorità competente per le riprese audio video del Consiglio Comunale e per la relativa diffusione.

Lo stesso ha il compito di – ordinare la sospensione o l’annullamento delle riprese video in caso di disordini in aula – sospendere e/o impedire le riprese audio-video qualora all’ordine del giorno vi sia la trattazione di argomenti in seduta segreta – vigilare sul rispetto delle norme stabilite con il presente regolamento.

Le riprese audio video e la relativa diffusione delle stesse a mezzo web, effettuate direttamente dall’Ente, si intendono automaticamente autorizzate, tranne il caso in cui il Presidente del Consiglio Comunale, sentita la conferenza dei capigruppo, ne disponga il diniego, nei casi di cui sopra.

I soggetti terzi esterni all’Ente che – per motivi di cronaca e/o informazione purché siano testate giuridicamente riconosciute e le riprese siano effettuate anche da cameraman accreditati accompagnati e assistiti da giornalisti regolarmente iscritti all’albo professionale (giornalisti o pubblicisti) – – vogliano eseguire video riprese durante le sedute pubbliche del Consiglio devono presentare apposita richiesta almeno entro due giorni lavorativi antecedenti la seduta del Consiglio, indicando chiaramente finalità perseguite, modalità delle riprese, modalità di trasmissione (radiotelevisiva, diretta, differita, web).

Competente al rilascio dell’autorizzazione è il Presidente del Consiglio, il quale dovrà specificare eventuali indicazioni operative, avendo cura di pronunciarsi entro un termine ragionevole e comunque entro l’effettuazione del consiglio Comunale.

L’autorizzazione da parte del Presidente del Consiglio Comunale comporterà l’obbligo per il soggetto autorizzato di rispettare le norme del presente regolamento e, per quanto non espresso,tutta la normativa in materia di privacy ai sensi del D.lgs.196/2003 e successive modifiche e integrazioni, restando in ogni caso a carico dello stesso ogni responsabilità in caso di violazione delle norme richiamate.

I soggetti autorizzati alle riprese audiovisive si impegnano a non disturbare o arrecare pregiudizio durante la ripresa, a non utilizzare le immagini a scopo di lucro, a utilizzare il materiale registrato all’unico scopo per cui la ripresa è stata autorizzata, a non esprimere opinioni o commenti durante le riprese, a non manipolare artificiosamente il contenuto della ripresa in modo da renderla mendace o distorta rispetto l’essenza ed il significato delle opinioni espresse.

Gli amministratori e consiglieri comunali potranno concedere interviste, al fine di evitare ogni intralcio ai lavori del Consiglio durante lo svolgimento delle sedute, esclusivamente all’esterno dell’aula consiliare”

Per una corretta informazione pubblichiamo l’incipit dell’articolo edito da Canale Sicilia e richiamato dal Presidente del Consiglio di Brolo Giuseppe Miraglia

paolo arrigo 1)

Brolo – Consiglio comunale, un’immagine vale più di mille parole

Ci scusiamo con i nostri lettori.

Avremmo voluto pubblicare, al posto delle schermate nere, le immagini del servizio relativo alla seduta del Consiglio Comunale di Brolo di ieri, 29 settembre.

Ma per nostro errore e distrazione, ieri ci è stato negato dal presidente del Consiglio di effettuare le riprese perchè sprovvisti della regolare autorizzazione.

Esiste infatti, un regolamento che stabilisce che le riprese audio-video dei consigli comunali debbono essere autorizzate con formale domanda scritta presentata all’ufficio di Segreteria almeno 5 giorni prima (asserisce Miraglia, il presidente, ma sono 2) del Consiglio!!!

Una dimenticanza imperdonabile da parte nostra ma siamo sicuri che ci perdonerete!!!

 

per leggerlo in maniera completa:

Brolo – Consiglio comunale, un’immagine vale più di mille parole

CANALE SICILIA SCHERMO NERO

2 Ottobre 2015

Autore:

redazione


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