Un post su facebook, poi alcune considerazioni che lasciano intendere tanto altro, così il consigliere d’opposizone pirainese Marco Ceraolo Spurio parla del turismo, della Costa saracena e del nuovo distretto turistico nebroideo.
Di certo affronta un argomento “delicato”, parlando della Costa Saracena (vi rientrano i comuni di Brolo, Ficarra, Naso, Piraino, Sant’Angelo di Brolo, Capo d’Orlando e Gioiosa Marea) e di quello che ha rappresentato, sia come idea concettuale che progettuale; un consorzio oggi, di fatto, al’angolo di un ring dove si gioca il futuro turistico dell’area.
“La Costa Saracena doveva essere un motivo di vanto per Piraino e per i Comuni aderenti, nata quando ancora si parlava a fatica di consorzi, doveva rappresentare la svolta, per incidere in maniera decisa sulla crescita turistica di questo comprensorio.
Oggi invece – scrive Ceraolo – ci troviamo a festeggiare la nascita di un nuovo distretto ma nel contempo non si può non riflettere sui motivi che hanno portato al fallimento della Costa Saracena.
Queste analisi andrebbero fatte anche per evitare di commettere gli stessi errori e qualcuno come il Presidente di detto consorzio dovrebbe, prima ancora di comunicare la sua soddisfazione e applaudire alla nascita dell’ ennesimo consorzio turistico, spiegare che fine ha fatto quello da lui gestito e quali siano i risultati ad oggi ottenuti in termini di incremento delle presenze turistiche, di sviluppo economico, di valorizzazione del territorio (miglioramento dei servizi ecc..).
Ad oggi non si comprendono i parametri obiettivi utilizzati per valutare i risultati ottenuti, se mai ve ne siano considerate le politiche adottate…
Inoltre ho difficoltà a comprendere – conclude Ceraolo – quale sia il ruolo e i meriti del Sindaco di Piraino, nonostante i malumori manifestati dagli altri Sindaci aderenti alla Costa Saracena sulla sua gestione, nel nuovo distretto turistico non essendo Sindaco di un Comune capofila ma sempre pronto ad occupare la scena e ad elargire dichiarazioni e comunicati stampa.”.
