RETE DEGLI STUDENTI MEDI SICILIA – Scuole martoriate, politica indifferente
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RETE DEGLI STUDENTI MEDI SICILIA – Scuole martoriate, politica indifferente

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14 settembre, è la data di inizio della maggior parte delle scuole italiane. Scuole martoriate da una politica sempre più indifferente e superficiale.

Dopo la legge 107 poco è cambiato, anzi molti sono stati i peggioramenti. È per questo che il 7 ottobre scenderemo in tutte le piazze italiane, per rivendicare il diritto a un`istruzione pubblica, gratuita, laica, democratica e aperta a tutti.img-20160914-wa0012
Il percorso verso il 7 Ottobre parte dal primo giorno di scuola! Proprio per questo l`11 settembre, come Rete degli studenti medi, abbiamo fatto un blitz al Ministero dell’Istruzione per ribadire la volontà di ridare voce ai tanti studenti e ai tanti giovani che vivono una condizione generale di incertezza e precarietà.
Oggi i giovani sono gli attori di scene tristi e angoscianti, con palcoscenici che sembrano tunnel senza via d`uscita, pensiamo ad esempio alle condizioni di lavoro e di università.
Per questo partendo dalla voce degli studenti, ma non solo, arrivando anche a chi le scuole le ha dovute abbandonare, é fondamentale tradurre i problemi individuali in rivendicazioni colletive e raccontare una generazione che vuole dare forma e concretezza alle risposte che cerca.
“Oggi più che mai è necessario ripartire dalla scuola” dichiara Flavio Lombardo coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia” e da quegli studenti che all`istruzione non credono più, non vedendo sbocchi concreti nel proprio futuro.”
Oggi saremo davanti le scuole di Siracusa, Palermo, Ragusa, Messina e Caltanissetta per iniziare da subito insieme agli studenti a tentare di immaginare un futuro migliore.
Vogliamo parlare di Lavoro, di Inclusione e Integrazione, di Welfare, del persistente divario tra il Nord e il Sud del Paese, ma sopratutto vogliamo parlarne in quanto cittadini europei, ripensando un’Europa che rimetta al centro le persone ed i loro bisogni.
Crediamo che la risposta alle diseguaglianze possa essere soltanto l’affermazione di diritti, e lo rivendicheremo con forza il 7 ottobre, in tutte le città italiane!
“La scuola deve essere motivo di grande investimento e fiducia, un Paese intelligente ripone nell`insegnamento il suo successo futuro”, conclude Lombardo.

14 Settembre 2016

Autore:

redazione


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