Come è noto è in corso il lavoro di trivellazione per la redazione del progetto definitivo del Ponte che invade un lungo tratto stradale di Via Circuito, peraltro in periodo estivo, con atteggiamento arrogante nei confronti di abitanti e luoghi tradizionalmente frequentati, specie in quello spazio a balneazione, e attività turistico- ricreative e ristorazione: proprio là, infatti, svolgono attività diversi ristoranti e pizzerie, tra cui uno aperto di recente.
A ciò si aggiunga che in base alla normativa vigente in materia edilizia, nonché in osservanza del D.L.vo n. 81/2008 in tema di normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro, che include i cantieri temporanei e mobili, dovrebbe essere apposto un cartello recante indicazione e descrizione dei lavori (tempi previsti di esecuzione, direttore dei lavori, società esecutrice, committente, necessarie autorizzazioni ecc.). Ebbene in loco non esiste alcun cartello recante le suddette indicazioni.
Il rumore prodotto dalla trivella è davvero intollerabile non solo per gli abitanti, ma anche per chi decida di trascorrere in quel tratto di spiaggia un breve periodo di relax come avviene di norma in periodo estivo.
Inoltre, le inevitabili vibrazioni provocate dalle trivelle hanno arrecato danni ai vicini edifici e dal suddetto spazio stradale a causa dei lavori, fuoriescono acqua e fango che vanno a scaricarsi direttamente in spiaggia.
Ciliegina sulla torta: è stata presentata da parte di Eurolink una richiesta di accesso, a dir poco discutibile, nei complessi residenziali adiacenti alla attuale zona di trivellazione. A tal proposito si noti che: in primo luogo l’avviso non è stato inviato a tutti i comproprietari pro-indiviso delle parti condominiali in cui si pretenderebbe accedere (ciò denota una sorta di “improvvisazione” e “cattiva informazione” da parte di Eurolink del numero esatto degli interessati, in una zona densamente abitata); la richiesta di autorizzazione all’accesso, inoltre, è del tutto generica, in quanto si parla di “operazioni preparatorie” finalizzate al progetto ponte, nozione che può comprendere e nascondere vari interventi che possono essere anche molto invasivi sui beni condominiali.
In mancanza di una precisa motivazione in ordine al tipo di lavoro che si intende eseguire, alla relativa invasività e durata temporale il Condominio non è messo in grado di proporre una fondata opposizione.
Da quanto precede si evince la necessità di una rigorosa valutazione del rispetto della normativa sulla sicurezza e la dimostrazione (da parte di Eurolink) del possesso dei necessari titoli (edilizi ed ambientali) in relazione alla modalità di intervento, in mancanza dei quali non mi sembra possa riuscire ad avere titolo all’accesso in alcun condominio di privata proprietà.