Scandurra: “Una sentenza che incoraggia gli imprenditori a denunciare”
Sono arrivate oggi pesanti condanne, per complessivi oltre 60anni di carcere, nel processo con rito abbreviato al Tribunale di Palermo che vedeva tra gli imputati anche esponenti di spicco della criminalità organizzata palermitana, accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata, scaturito dall’operazione “Alastra”.
Il Gup Ermelinda Marfia ha quindi disposto a carico dei sette imputati condannati anche il risarcimento del danno nei confronti delle parti civili costituite, tra cui l’imprenditore di Castel di Lucio Michelangelo Mammana, affiancato da Rete per la Legalità Sicilia e dall’Acis di Sant’Agata di Militello, anch’esse parti civili nel processo e rappresentate dall’avvocato Salvatore Mancuso. La quantificazione del risarcimento sarà determinata in sede civile.
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