RICICLO – Iren e Erion Energy danno il via al progetto per la raccolta di pile esauste
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RICICLO – Iren e Erion Energy danno il via al progetto per la raccolta di pile esauste

Riciclare per favorire l’economia e tutelare l’ambiente

Tra crisi economica e emergenza climatica, diventa sempre più importante trovare modi nuovi per spronare la popolazione a mettere in atto metodi virtuosi per lo smaltimento dei rifiuti.

Erion Energy, il Consorzio nato per aiutare i produttori di pile e di accumulatori a rispondere in modo mirato ed efficiente alle normative inerenti allo smaltimento degli RPA, in collaborazione con Iren, ha avviato un nuovo progetto volto a sensibilizzare i cittadini nei confronti del riciclo corretto di pile portatili come le batterie stilo e simili, sempre più utilizzate nella vita di tutti i giorni.

In particolare, il progetto ha coinvolto, a partire dal mese di ottobre, 6 Comuni dell’Emilia-Romagna, tre in provincia di Parma, ossia Noceto, Sorbolo Mezzani e Montechiarugolo, e tre situati nella provincia di Reggio Emilia, Castellarano, Rubiera e Quattro Castella.

Il progetto prevede iniziative che coinvolgeranno non solo gli adulti, ma anche i giovani in età scolare.

Il progetto

Il progetto “Energia al Cubo” aveva già coinvolto, nei mesi passati, un comune del napoletano, Massa Lubrense, dove i cittadini avevano ricevuto dei box di colore giallo all’interno dei quali conferire le pile esauste.

Ora però il progetto ha iniziato a espandersi e, grazie al coinvolgimento di ben 6 Comuni situati nella medesima regione, può sperimentare format nuovi e più coinvolgenti, come il contest che vede le città competere tra loro al fine di aggiudicarsi il primo posto per il riciclo delle pile portatili (pile AA, pile AAA, microstilo, etc..).

Per la città vincitrice è stato previsto anche un premio, consistente in arredi urbani ottenuti con plastica riciclata.

  • La distribuzione del kit

Come era già avvenuto per i massesi, anche i cittadini delle provincie di Parma e di Reggio Emilia coinvolte nel progetto hanno potuto ritirare i box gialli destinati alle pile esauste.

Le scatole messe a disposizione nel corso di ottobre presso gli Uffici comunali destinati alle Relazioni con il Pubblico sono state 30.000. L’utilizzo è semplicissimo: le famiglie conferiscono all’interno dei box le pile scariche e, quando la scatola è piena, si recano presso uno dei punti di ritiro per riconsegnarla.

Le colonnine per il ritiro sono distribuite in punti strategici dei comuni coinvolti, come i supermercati e le farmacie; inoltre, per aumentare il coinvolgimento dei giovani, ai quali sono dedicati dibattiti e incontri a tema, Erion Energy, in collaborazione con i Comuni coinvolti, ha scelto di installare dei punti di ritiro anche presso gli istituti scolastici.

Spingere sul riciclo di pile per favorire l’economia e tutelare l’ambiente

Sono due i motivi in base ai quali risulta importante riciclare le pile esauste:

  • ridurre l’impatto ambientale di pile e accumulatori;
  • favorire l’economia del Paese.

Il primo punto è piuttosto semplice da capire: batterie stilo in primis, ma anche tutti gli altri formati di pile portatili, sono utilizzate per alimentare piccoli dispositivi ampiamente diffusi, come i telecomandi e le sveglie. Sebbene si tratti di componenti molto piccole, il grande numero, unito al potere inquinante dei materiali con cui sono fabbricati, in assenza di comportamenti di riciclo virtuosi, non può che portare a una vera e propria emergenza ambientale.

Il secondo punto riguarda invece l’importanza che rivestono per la filiera produttiva italiana le materie prime che possono essere ricavate dalle pile, sottoponendole a specifici processi di riciclo. Dal cadmio al nichel, le materie prime recuperate possono essere reimmesse nella produzione, favorendo così l’economia circolare e riducendo la dipendenza del Paese da fornitori esteri.

12 Dicembre 2022

Autore:

redazione


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