RICONOSCIMENTI – Antoci, testimonial al premio “Giorgio Ambrosoli”, ricorda Boris Giuliano
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RICONOSCIMENTI – Antoci, testimonial al premio “Giorgio Ambrosoli”, ricorda Boris Giuliano

Al Teatro Piccolo di Milano Giuseppe Antoci ha consegnato il Premio Giorgio Ambrosoli alla memoria a Boris Giuliano, ad Antonella, la  figlia del poliziotto ucciso dalla mafia

grande poliziotto e grande servitore dello Stato ucciso dalla mafia
Ha ritirato il premio la figlia Emanuela e insieme a lei c’era in sala la madre e moglie di Boris Giuliano.
“Incrociare quegli sguardi – ha commentato Giuseppe Antoci – e pensare a quel dolore ha rafforzato in tutti noi l’insegnamento di Ambrosoli e ci ha fatto ancor di più comprendere quanto esso sia attuale”
Antoci, sempre nel mirino delle mafie ha definito Boris Giuliano un ” grande poliziotto e grande servitore dello Stato ucciso dalla mafia per mano di Leoluca Bagarella”.
Poi ai margini della commemorazione ha concluso il suo pensiero: “Un grazie di cuore alla famiglia Ambrosoli, alla Signora Anna Lori e ai figli Francesca e Umberto che in questi anni non mi hanno mai fatto mancare la loro vicinanza e il loro affetto. Una famiglia speciale e un Premio di alto profilo valoriale che oggi ha visto otto persone “normali” ricevere questo ambito riconoscimento”.

La manifestazione

Il 17 ottobre al Teatro Studio Melato del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa si è tenuta la cerimonia di consegna dei Riconoscimenti del Premio Giorgio Ambrosoli.

Accanto ai due premi assegnati alla memoria di Lea Garofalo, simbolo delle donne che si sono ribellate alla ‘Ndrangheta per salvare i figli, e di Boris Giuliano, emblema degli uomini delle istituzioni che hanno pagato con la vita il servizio in Sicilia, nell’edizione 2022 sono stati premiati: Giovanni Castaldi e Claudio Clemente che «nell’estate del 2005, in qualità di dirigenti dei competenti Uffici della Vigilanza, espressero, resistendo a fortissime pressioni, per mancanza dei requisiti di trasparenza necessati, parere contrario all’acquisizione del controllo della Banca Antonveneta da parte della Banca Popolare di Lodi». Maurizio Bortoletti, «ufficiale dei Carabinieri, avvocato specializzato in gestione di impresa, che, operando quale Commissario Straordinario della ASL di Salerno negli anni 2011 e 2012 in un contesto di forti pressioni, denunce, accuse, insinuazioni, ha restituito all’equilibrio operativo l’azienda sanitaria». Antonello Congiu, «già direttore della Biblioteca di Carbonia da lui avviata, sindacalista, segretario generale della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale che a fine 2019 ha denunciato alla Procura della Repubblica gravi irregolarità in merito a numerose pensioni percepite in modo non conforme alle regole». Rossella Pera, insegnante di scuola e giornalista che ha denunciato prima da giornalista free lance e poi da consigliera di minoranza nel Comune «la presenza della criminalità organizzata a Fino Mornasco» nel comasco, prima di finire sotto scorta e trasferirsi prima per un anno all’estero e poi in Toscana dove continua a lavorare come free lance. Giuseppe Piraino, imprenditore edile di Palermo, che «nel 2018 si è opposto alla richiesta di pizzo intervenendo in prima persona, registrando con una telecamera nascosta dentro la giacca il momento dell’estorsione».

18 Ottobre 2022

Autore:

redazione


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