grande poliziotto e grande servitore dello Stato ucciso dalla mafia
La manifestazione
Il 17 ottobre al Teatro Studio Melato del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa si è tenuta la cerimonia di consegna dei Riconoscimenti del Premio Giorgio Ambrosoli.
Accanto ai due premi assegnati alla memoria di Lea Garofalo, simbolo delle donne che si sono ribellate alla ‘Ndrangheta per salvare i figli, e di Boris Giuliano, emblema degli uomini delle istituzioni che hanno pagato con la vita il servizio in Sicilia, nell’edizione 2022 sono stati premiati: Giovanni Castaldi e Claudio Clemente che «nell’estate del 2005, in qualità di dirigenti dei competenti Uffici della Vigilanza, espressero, resistendo a fortissime pressioni, per mancanza dei requisiti di trasparenza necessati, parere contrario all’acquisizione del controllo della Banca Antonveneta da parte della Banca Popolare di Lodi». Maurizio Bortoletti, «ufficiale dei Carabinieri, avvocato specializzato in gestione di impresa, che, operando quale Commissario Straordinario della ASL di Salerno negli anni 2011 e 2012 in un contesto di forti pressioni, denunce, accuse, insinuazioni, ha restituito all’equilibrio operativo l’azienda sanitaria». Antonello Congiu, «già direttore della Biblioteca di Carbonia da lui avviata, sindacalista, segretario generale della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale che a fine 2019 ha denunciato alla Procura della Repubblica gravi irregolarità in merito a numerose pensioni percepite in modo non conforme alle regole». Rossella Pera, insegnante di scuola e giornalista che ha denunciato prima da giornalista free lance e poi da consigliera di minoranza nel Comune «la presenza della criminalità organizzata a Fino Mornasco» nel comasco, prima di finire sotto scorta e trasferirsi prima per un anno all’estero e poi in Toscana dove continua a lavorare come free lance. Giuseppe Piraino, imprenditore edile di Palermo, che «nel 2018 si è opposto alla richiesta di pizzo intervenendo in prima persona, registrando con una telecamera nascosta dentro la giacca il momento dell’estorsione».